
Le Capriole Governative: Il Gioco Strategico di Unipol, Unicredit e Mediobanca
2025-08-24
Autore: Maria
Un Volto Nuovo per Mediobanca?
Dopo l’assemblea di Mediobanca, il panorama finanziario si tinge di nuovi scenari. Le domande sul futuro di Alberto Nagel, il suo successore e il destino dell’istituto di Piazzetta Cuccia sono più che mai attuali. Il 8 settembre si avvicina e con esso le decisioni cruciali sull’ops di Monte dei Paschi di Siena su Mediobanca, un appuntamento in grado di cambiare totalmente le carte in tavola.
Silenzio Strategico del Governo
Il governo osserva interessato, mantenendo un silenzio calcolato dopo l’assemblea di Mediobanca. Secondo il Quotidiano Nazionale, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), con una quota del 11% in Mps, intende mantenere la propria posizione strategica per facilitare la creazione di un nuovo polo bancario. Un’integrazione tra Mps e Mediobanca, in sinergia con soggetti come Caltagirone e Delfin, sembra ora più realizzabile.
Futuro Turbolento per Nagel e Generali
Il cambiamento ai vertici di Mediobanca sembra inevitabile. Se l’operazione di Mps ottiene l’approvazione, il turnover ai vertici di Piazzetta Cuccia potrebbe essere immediato. Si vocifera che Mauro Micillo di Intesa Sanpaolo possa essere il successore di Nagel, dati i suoi solidi legami con il mondo imprenditoriale.
Anche il CEO di Assicurazioni Generali, Philippe Donnet, rimane sotto osservazione. Un passaggio di potere potrebbe minare gli accordi con il francese Natixis, specialmente in seguito alle critiche dell’investitore Caltagirone.
La Strategia di Unipol
Con Nagel ormai in uscita, Unipol ha deciso di smarcarsi, vendendo la propria quota in Mediobanca. La compagnia bolognese, inizialmente predisposta a votare a favore di una collaborazione, ha stravolto la propria strategia optando per il disimpegno, per rivolgere le forze verso Bper Banca, dove ha recentemente incrementato la sua partecipazione.
Il Gioco di Unicredit
Anche Unicredit ha preso una posizione decisiva nella caduta di Nagel. Prima dell’assemblea, ha aumentato la sua partecipazione e ha scelto di astenersi nella votazione su Banca Generali, dimostrando una linea prudente nei confronti delle manovre governative, un passo che segna una posizione sorprendentemente collaborativa.
La Riflessione della Stampa
I commenti dalla stampa non mancano. Milano Finanza e Il Foglio evidenziano la presa di coscienza del mercato sull’inevitabilità di un cambiamento radicale in Mediobanca, mentre si prepara il terreno per una nuova configurazione. Una riorganizzazione che, sebbene influenzata dal governo, potrebbe portare a un equilibrio più rappresentativo e dinamico nel panorama bancario.