Le Borse in Europa chiudono miste: Musk critica la Fed per il numero di dipendenti
2024-12-23
Autore: Maria
Chiusura contrastata per le Borse europee oggi, 23 dicembre, con volumi di scambio relativamente bassi in vista delle festività natalizie. Da domani fino al 26 dicembre, gli indici prenderanno una pausa, mentre gli Stati Uniti chiuderanno solo il 25 per Natale e anticiperanno le contrattazioni il giorno della vigilia. A Piazza Affari, il Ftse Mib ha chiuso in lieve calo, facendo segnare un -0,08% a quota 33.739,9 punti. Il Dax di Francoforte ha registrato una perdita dello 0,28% a 19.859,85 punti e il Cac 40 di Parigi è rimasto stabile, con una flessione dello 0,03% a 7.272,32 punti. Contrariamente, l'Ftse 100 di Londra ha registrato un incremento dello 0,19% a 8.100,11 punti.
Le banche statunitensi stanno generando utili record, con le quattro maggiori istituzioni—JPMorgan Chase, Bank of America, Citigroup e Wells Fargo—che hanno realizzato circa 88 miliardi di dollari di profitti nei primi nove mesi del 2024. Questo rappresenta il 44% dell'intero settore bancario statunitense, una cifra che segna il massimo dal 2015, nonostante più di 4.000 altre banche siano incluse nel calcolo. Le sette principali banche in termini di depositi stanno accumulando quasi il 56% dei profitti totali.
Negli Stati Uniti, Wall Street ha aperto in ordine contrastato dopo che la Federal Reserve ha previsto che i tassi d'interesse rimarranno elevati anche nel 2025 a causa di un'inflazione persistente. Il Dow Jones ha perso 44,93 punti (-0,10%), mentre l'S&P 500 è salito di 12,07 punti (+0,20%) e il Nasdaq ha guadagnato 89,01 punti (+0,45%).
Elon Musk ha sollevato la sua voce contro la Fed, dichiarando su X che “la Fed ha troppi dipendenti”, senza però fornire ulteriori dettagli. Attualmente la Federal Reserve ha circa 24.000 dipendenti e ha l'abitudine di contribuire alle casse pubbliche attraverso gli utili generati dalle sue attività, ma nel 2022, prima dell'aumento dei tassi, ha versato circa 100 miliardi di dollari al Tesoro.
Il titolo di Banca Sistema ha registrato un crollo del 16% a causa della sospensione della distribuzione di dividendi e bonus a seguito di un'ispezione di Banca d'Italia. Il titolo è scivolato a 1,186 euro per azione dopo aver toccato un minimo di 1,126 euro.
In campo aerospaziale, i titoli stanno guadagnando terreno grazie alle affermazioni di Donald Trump, futuro presidente degli Stati Uniti, che ha sollecitato l'Europa ad aumentare le spese per la difesa. In particolare, Vestas e Rheinmetall sono tra quelle più forti, rispettivamente con incrementi del 3,67% e 3,53%.
Nei mercati europei, siamo di fronte a una giornata di contratti contrastati. A metà sessione, le Borse europee si muovono senza una direzione chiara, con Londra e Milano in leggero rialzo. Sul mercato del gas naturale, le quotazioni stanno incrementando a causa delle incertezze legate all’accordo sul transito tra Russia e Ucraina.
Inoltre, si segnala un'acquisizione da parte di Andrea Orcel, CEO di Unicredit, che ha acquistato azioni della banca per un totale di oltre 224.700 euro. L’andamento azionario fa emergere la necessità di un'analisi più attenta sull'attuazione di nuovi piani nel settore bancario e su come le banche italiane possano gestire eventuali fusioni e acquisizioni post crisi.
Infine, la presidente della BCE, Christine Lagarde, ha dichiarato che l'Eurozona è molto vicina all'obiettivo di inflazione del 2%, un segnale positivo per i mercati e per le prossime decisioni di politica monetaria.