Finanze

Le Borse di oggi, 17 gennaio. L'Europa accelera, l'inflazione Ue sostiene i listini

2025-01-17

Autore: Matteo

Le Borse europee mostrano segni di vitalità a metà seduta, con le aspettative che crescono per ulteriori riduzioni dei tassi d'interesse da parte delle banche centrali. I mercati attendono con interesse l'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca e le sue prime misure economiche, in particolare riguardo ai dazi. Intanto, il dollaro si rafforza contro l'euro e la sterlina, mentre il Bitcoin sale fino a raggiungere i 102.300 dollari. L'indice Stoxx 600 guadagna lo 0,7%, in previsione di un’apertura positiva di Wall Street, dove i futures sono in rialzo. Milano avanza dell’1,1%, superando i 36.000 punti e raggiungendo i livelli più alti dal 2008. Anche altre capitali europee brillano: Londra +1,2%, Parigi +1,1%, Francoforte +1% e Madrid +0,6%.

I principali listini sono sostenuti dall'energetico (+1,1%) e dalle utility (+1,2%), con il gas che mostra un leggero rialzo e il petrolio relativamente stabile. I riflettori si accendono sul settore automobilistico (+1,3%), mentre l'Unione Europea sta considerando misure di supporto per facilitare la transizione ecologica. I rendimenti dei titoli di Stato sono in diminuzione; lo spread tra Btp e Bund è a 109 punti, con il tasso del decennale italiano sceso di 5 punti base al 3,60% e quello tedesco al 2,51%. L'oro si attesta a 2.704 dollari l'oncia.

A Piazza Affari, Stellantis vola (+4,7%) e Iveco segue a +2,6%. Altre performance positive includono Campari e STM, entrambe a +1,8%. Le banche vedono un incremento con Bper (+1,6%) e Unicredit (+0,7%), coinvolte recenti nelle dinamiche relative a Banco Bpm (+0,7%) e all’investimento in Commerzbank. Quest’ultima cresce del 2% a Francoforte, grazie all’aumento delle quote di Barclays e Citi. Tra le performance negative nel listino principale si segnalano Amplifon (-1,9%), Mps e Saipem (-0,3%).

Il report di Confindustria avverte che il 2025 potrebbe inaugurarsi con un aumento dei costi energetici, che andranno a gravare sull'inflazione e sui costi aziendali, unitamente al timore di dazi che potrebbero danneggiare un export già fragile. Il centro studi evidenzia una crescita del PIL stagnante in Italia nel quarto trimestre 2024, con la crescita dei servizi che si affianca a un’industria ancora in difficoltà. Gli investimenti stanno scendendo, mentre si prevede che il calo dei tassi continui a favorire condizioni finanziarie più favorevoli, in parallelo con l'avanzamento del PNRR.

Eurostat ha confermato l'inflazione al 2,4% per dicembre nell'Eurozona, un incremento rispetto al 2,2% di novembre. Nell'UE, l'inflazione è passata dal 2,5% al 2,7%. I tassi più bassi sono riscontrabili in Irlanda (1%), Italia (1,4%), Lussemburgo, Finlandia e Svezia (tutti a 1,6%), mentre i tassi più elevati si registrano in Romania (5,5%), Ungheria (4,8%) e Croazia (4,5%). I servizi rappresentano la componente con la crescita più alta (+1,78 punti percentuali), seguiti da alimentari, alcolici e tabacco e beni industriali non energetici.

A Milano, è iniziata l’udienza decisiva sul caso Visibilia, che coinvolge la ministra del Turismo, Daniela Santanchè. La senatrice di FdI non è presente, mentre la giuria considera se rinviarla a giudizio per falso in bilancio. La sentenza è attesa con grande attenzione, vista la gravità delle accuse che contano anche altri 19 imputati.

In Asia, i mercati chiudono in maniera mista: le Borse cinesi registrano guadagni, con Shanghai in crescita dello 0,2% e Hong Kong dello 0,25%, spinti da dati economici positivi. Tuttavia, Tokyo segna un ribasso (Nikkei -0,4%), colpita dal rafforzamento dello yen e dall'attesa delle decisioni di politica monetaria della Bank of Japan.

Intanto, la Cina ha sorpreso con un Pil in crescita del 5,4% nel quarto trimestre, superando le aspettative degli analisti. Investitori e osservatori stanno ora valutando le implicazioni di questo dato, in vista delle persistenti sfide economiche come la stagnazione dei consumi e i problemi nel settore immobiliare.