Larimar Annaloro, la 15enne suicida a Enna: 'Umiliata dai bigotti' - La verità dietro la tragedia
2024-11-08
Autore: Luca
Larimar Annaloro, una ragazza di soli 15 anni, si è tragicamente tolta la vita il 6 novembre a Piazza Armerina, in provincia di Enna. La sua storia è emersa in seguito a un litigio avvenuto a scuola con una coetanea, che l’ha accusata di aver 'rubato' il fidanzato. Questa situazione è degenerata in insulti e attacchi che hanno toccato anche temi molto delicati, come la diffusione di video e foto intime. La sorella maggiore, residente in Lombardia, ha rivelato come questi contenuti fossero stati inoltrati a numerosi altri ragazzi in chat, scatenando così un clima di umiliazione insopportabile per Larimar.
La procura di Caltanissetta ha aperto un’indagine per istigazione al suicidio, sequestrando il computer e il cellulare della giovane per raccogliere prove sulla vicenda. A scuola, i compagni raccontano di un clima teso: "Una ragazza le ha urlato in faccia e poi si è avventata su di lei insieme ad altre", ha spiegato un’amica che ha assistito alla scena. "Larimar si sentiva sola e non aveva supporto; se fossi stata lì, le avrei parlato", ha aggiunto, esprimendo il dolore per la sua perdita.
"Era un'ottima studentessa e desiderava solo vivere liberamente, lontano dai giudizi e dai pregiudizi della società", ha continuato il compagno che ora si strugge nel rimorso. "Questa città è ipocrita e maschilista; Larimar diventava ogni giorno più vulnerabile sotto il peso delle malelingue", ha affermato.
Tragicamente, il giorno della sua morte, Larimar si era fatta venire a prendere da scuola ed è ritornata a casa, dove è stata trovata senza vita solo 45 minuti dopo. La ragazza, descritta come brillante e piena di vita, si trovava in balia di pressioni sociali insostenibili. Una storia che mette in evidenza quanto possa essere devastante l’intolleranza e il bullismo nella vita quotidiana dei giovani. L’evento ha scosso la comunità e portato a una riflessione urgente sulle dinamiche di rispetto e accettazione nelle scuole italiane.