Nazionale

Landini e la Cgil in piazza: una manifestazione senza motivazione chiara?

2025-03-10

Autore: Giulia

Introduzione

Maurizio Landini, il segretario della Cgil, si trova in una situazione delicata, oscillando tra il desiderio di partecipare e la pressione che lo spinge ad agire. È già noto che la Cgil sarà presente alla manifestazione di sabato prossimo a Roma in favore dell'Europa, ma c’è confusione riguardo al motivo di questa partecipazione.

La posizione della Cgil e le critiche all'Unione Europea

Inizialmente, il sindacato rosso aveva espresso la sua intenzione di partecipare senza ufficialmente aderire all’evento, un approccio che appare poco convincente, simile a un amore senza passione. Tuttavia, Landini ha poi voluto chiarire la sua posizione, adottando un linguaggio che non nasconde critiche all'Unione Europea.

La presidente della Commissione Europea ha difeso con decisione il suo piano di sicurezza, annunciato con un budget di 800 miliardi, chiamato 'ReArm'. Di fronte a ciò, Landini ha ribadito che l'Europa è "incapace di reggere il confronto con altre potenze mondiali", definendola "impreparata e debole", lamentando che il riarmo "è un tragico errore" per l’europeismo e il mondo del lavoro.

Ambiguità nel messaggio di pace

Insomma, se scendi in piazza per l’Europa, dovresti sostenerne le basi, non criticarle. E sebbene Landini affermi di farlo per "la pace", il suo ragionamento viene messo in discussione quando cita il famoso detto romano "se vuoi la pace, preparati alla guerra". Ma quale connessione c’è veramente con la difesa dei diritti, della libertà e del lavoro? Sembra mancare un nesso logico.

La situazione politica e la divisione interna

Nel frattempo, l'Europarlamento è pronto a votare una risoluzione sul piano di riarmo, con potenziali fratture all'interno del gruppo socialista a Bruxelles. Una situazione inusuale che, in un contesto politico normale, porterebbe a pensare che una manifestazione a favore dell’Europa coincida con l’appoggio a tale piano.

Stranamente, Landini sembra voler sottolineare la sua opposizione, ma non può permettersi di restare escluso, proprio come Elly Schlein, che è costretta a partecipare per non evidenziare la debolezza della sua leadership. Entrambi si trovano intrappolati in una sorta di limbo politico, in cui non possono dichiarare apertamente il loro disaccordo.

Le sfide del sindacato

In un contesto di crescente tensione, Landini deve anche considerare le posizioni contrastanti all'interno della Cgil riguardo alla questione ucraina e all'approvvigionamento di armi, un tema su cui il sindacato deve trovare un consenso interno per non alienarsi la base.

La vera sfida per Landini si avvicina anche con la necessità di mobilitare il mondo progressista per approvare il suo referendum sull'abolizione dell'articolo 18, un tema controverso che potrebbe dividere ulteriormente il suo partito.

Con la presenza prevista di Matteo Renzi, che parteciperà alla manifestazione, la situazione si fa complessa. La Cgil, dunque, sta cercando di orientare la sua linea politica, puntando a un'alleanza tra le varie forze della sinistra e al coinvolgimento di diverse associazioni, nonostante la peggiore delle avversità.

Conclusione

Questa manifestazione, se non altro, rappresenta un tentativo di rimanere rilevanti in un panorama politico in continua evoluzione, dove i sindacati, come la Cgil, cercano di ritagliarsi un ruolo in un dibattito che sembra sfuggire di mano. Riuscirà Landini a mantenere l’unità del partito e a rispondere alle aspettative dei suoi sostenitori? La data del 7 ottobre si avvicina, e la curiosità cresce.