Salute

L'acqua sta finendo: scatta l'allarme in queste 4 Regioni

2025-03-31

Autore: Matteo

L'Italia è in allerta: quattro regioni stanno affrontando una crisi idrica senza precedenti. La situazione è critica e richiede un cambiamento immediato.

L'acqua è essenziale per la vita. Senza di essa, la nostra salute e l'equilibrio dell'ecosistema terrestre sarebbero compromessi. Nell'organismo umano, l'acqua regola numerosi processi vitali, dai meccanismi digestivi alla lubrificazione delle articolazioni. Ma ora, la carenza di acqua sta minacciando non solo la nostra salute, ma anche le coltivazioni e le risorse naturali.

Negli ultimi anni, le segnalazioni di crisi idrica sono aumentate, e la Coldiretti ha recentemente lanciato l'allerta in occasione della Giornata mondiale dell'Acqua, il 22 marzo. Le regioni più colpite sono la Puglia, la Sardegna, la Basilicata e la Sicilia. In Puglia, mancano attualmente 100 milioni di metri cubi d'acqua rispetto all'anno scorso, con il rischio che l'estate 2025 possa portare a una situazione in cui l'irrigazione sarà praticamente impossibile. Questo potrebbe avere conseguenze devastanti sulle coltivazioni e sulla disponibilità di acqua potabile per la popolazione.

In Sardegna, la crisi è palpabile, specialmente nelle zone di Nurra e attorno ad Alghero, dove gli invasi hanno una capacità media inferiore al 44,8%. Qui, l'acqua sarà limitata solo alle colture di alta qualità, mentre le altre coltivazioni rischiano di non ricevere acqua sufficiente.

La Basilicata non è da meno: qui si registra un deficit idrico di quasi 100 milioni di metri cubi, in particolare nella provincia di Potenza. Anche la Sicilia sta lottando contro questa emergenza, in particolare nel versante orientale e nel Trapanese, dove l'irrigazione delle olive necessiterebbe di 10 milioni di metri cubi d'acqua ma ne riceve solo 8.

Il valore delle perdite economiche dovute alla crisi d'acqua è stimato intorno ai 9 miliardi di euro, un colpo duro per l'agricoltura italiana e, di conseguenza, per l'intera economia nazionale.

Ma ci sono speranze. Coldiretti ed Anbi hanno presentato un progetto ambizioso per la creazione di bacini di accumulo dotati di un innovativo sistema di pompaggio. Questo approccio mira a garantire che le risorse idriche siano accumulate durante le piogge e non disperse in mare, permettendo un uso più efficiente dell'acqua in agricoltura e in ambito civile.

Se queste misure saranno adottate, l'Italia potrebbe finalmente espandere l'approvvigionamento idrico, garantendo un futuro sostenibile per tutte le sue regioni.