Tecnologia

La Russia Ha Sviluppato un Macchinario Litografico Obsoleto per Produrre Chip, Ma Cosa Significa Per il Futuro?

2025-04-05

Autore: Alessandra

Il Centro Nazionale di Nanotecnologie di Zelenograd (ZNTC) ha recentemente annunciato il completamento del primo sistema di litografia totalmente russo, capace di raggiungere una risoluzione di 350 nanometri. Questo macchinario è stato sviluppato in collaborazione con la compagnia bielorussa Planar e ha superato le ispezioni ufficiali, attualmente si trova in fase di test di integrazione a Zelenograd.

Il sindaco di Mosca, Sergey Sobyanin, ha dichiarato che la Russia si unisce a un gruppo ristrettissimo di aziende globali in grado di produrre macchinari litografici, segnando così un passo significativo verso la sovranità tecnologica del paese. Tuttavia, nonostante l'importanza simbolica dell'impresa, il nuovo sistema risulta essere datato, essendo stato concepito con standard utilizzati oltre 30 anni fa, come nel caso di CPU storiche come il Pentium Pro di Intel e il K6 di AMD.

Il macchinario russo produce wafer di 200 mm attraverso l'uso di laser a stato solido. Tuttavia, le specifiche tecniche fondamentali, come la lunghezza d'onda del laser e la potenza di emissione, non sono state rese pubbliche. Questa mancanza di trasparenza ha destato preoccupazioni riguardo alla vera competitività del sistema sul mercato globale dei semiconduttori.

Anatoly Kovalev, direttore generale di ZNTC, ha confermato che il progetto è stato completato con successo e che sono già stati ricevuti ordini da clienti. Inoltre, ha affermato che il centro è pronto per avviare una produzione su larga scala e sta lavorando a un secondo contratto per lo sviluppo di un sistema litografico a 130 nm, previsto per il completamento entro il 2026. Questo potrebbe segnare un'evoluzione significativa nella capacità di produzione russa di chip più avanzati.

Nel frattempo, la situazione internazionale si complica ulteriormente con la notizia di un arresto avvenuto in Olanda: un cittadino russo di 43 anni è stato accusato di spionaggio industriale ai danni delle aziende ASML, NXP e TSMC. Secondo le indagini dell'intelligence olandese, il sospettato, ex dipendente di ASML e NXP, avrebbe fornito ai servizi russi informazioni riservate sulla tecnologia di produzione a 28 nanometri, caricando documenti riservati su Google Drive e custodendo informazioni su dispositivi USB trasportati in Russia. La somma illecita percepita per queste attività ammonta a ben 40.000 euro, e l'uomo rischia una pena detentiva compresa tra 18 e 32 mesi.

Arrestato nell'agosto 2024 a seguito di un'indagine dei servizi segreti, l'uomo ha dichiarato di possedere documenti di ASML, giustificando le sue azioni con l'argomento che si trattava di materiale obsoleto, destinato solo al suo apprendimento. Un portavoce di ASML ha rifiutato di commentare ulteriormente, in quanto si tratta di un processo attualmente in corso.

Cosa significano questi eventi per il futuro della tecnologia russa e per la competizione globale nel settore dei semiconduttori? Solo il tempo potrà dirlo, ma le tensioni geopolitiche e le nuove sanzioni potrebbero influenzare notevolmente la capacità della Russia di sviluppare tecnologie all'avanguardia.