
La rivoluzione dell'intelligenza biologica sintetica: il CL1 è finalmente qui!
2025-03-04
Autore: Chiara
Il mondo della tecnologia compie un grande passo in avanti con il lancio di CL1, il primo "computer biologico" al mondo che combina cellule cerebrali umane con hardware al silicio per formare reti neurali dinamiche e fluide. Questo innovativo prodotto è stato presentato al Mobile World Congress 2025 a Barcellona il 2 marzo e potrebbe cambiare radicalmente il panorama dell'intelligenza artificiale (AI) come lo conosciamo oggi.
Ideato dall'azienda australiana Cortical Labs, il sistema CL1 ha come obiettivo quello di fornire un'intelligenza computazionale più sostenibile ed efficiente rispetto agli attuali modelli di AI. Conosciuta come Intelligenza Biologica Sintetica (SBI), la tecnologia promette di superare i limiti dei chip AI in silicio utilizzati per addestrare i modelli linguistici più avanzati, come ChatGPT. Il Dr. Hon Weng Chong, fondatore e CEO di Cortical, ha rivelato che l'innovativo progetto è il risultato di sei anni di intenso lavoro di ricerca.
All'interno del CL1, i neuroni umani coltivati in laboratorio sono collocati su una rete di 59 elettrodi, consentendo agli utenti un controllo senza precedenti nell'attivazione delle reti neurali. Con la continua evoluzione della tecnologia, il team di Cortical sta lavorando per assemblare queste unità in un'infrastruttura di server di rete neurale biologica, con l'ambizione di lanciare quattro stack operativi per uso commerciale entro la fine dell'anno.
Il prezzo di partenza per ogni unità CL1 sarà di circa 32.000 euro, molto più conveniente rispetto ad altre tecnologie simili che possono costare fino a 80.000 euro. Questi dispositivi richiedono solo tra 850 e 1.000 W di energia, sono completamente programmabili e, sorprendentemente, non necessitano di un computer esterno per funzionare.
Una delle innovazioni più affascinanti in fase di sviluppo è il concetto di "Cervello Minimo Vitale", un tentativo di bioingegnerizzare un cervello minimale ma funzionale, chiaramente utile per la ricerca scientifica. Questo potrebbe semplificare e migliorare il modo in cui analizziamo e capiamo il funzionamento del cervello umano, fornendo un'alternativa praticabile agli studi effettuati su cervelli reali.
Cortical è anche molto attenta alle implicazioni etiche di questa tecnologia, stabilendo rigidi protocolli per garantire un uso responsabile e sostenibile delle sue unità CL1. Numerose approvazioni normative sono necessarie, dalle agenzie sanitarie ai comitati di bioetica, evidenziando l'importanza di un approccio controllato e attento nello sviluppo di tali innovazioni.
"L'SBI è più naturale rispetto all'AI tradizionale", ha affermato la società, sottolineando che il sistema crea intelligenze più organiche, utilizzando neuroni umani come substrato. Attraverso il modello "Wetware-as-a-Service" (WaaS), gli utenti potranno affittare tempo di calcolo dai chip CL1, offrendo a ricercatori e innovatori l'opportunità di sfruttare questa tecnologia all'avanguardia per svariate applicazioni.
Le possibilità sono immense: dal miglioramento delle scoperte in ambito farmaceutico alla trasformazione della robotica e dell'intelligenza artificiale. Con una disponibilità prevista nella seconda metà del 2025, il CL1 rappresenta una pietra miliare nella ricerca sulle interfacce tra biologia e tecnologia.
Nel 2022, il team di Cortical ha attirato l'attenzione globale sviluppando un "cervello" auto-adattante con 800.000 neuroni umani e murini, addestrato a giocare al videogioco Pong. Il Chief Scientific Officer Brett Kagan ha descritto questo sistema come una nuova forma di vita, ponendo l'accento sul potenziale rivoluzionario dell'integrazione tra biologia e ingegneria nel campo dell'intelligenza.