Salute

La Rivoluzione della Sanità Privata: Oltre 300.000 Posti di Lavoro a Rischio con le Nuove Tariffe!

2024-11-14

Autore: Alessandra

Mentre il governo si compiace per l'approvazione delle nuove tariffe sanitarie, che definiscono le prestazioni obbligatorie per le strutture private accreditate, gli operatori del settore scendono in campo per denunciare una situazione allarmante. "Il Ministero della Salute sta mettendo in pericolo milioni di posti di lavoro nelle strutture sanitarie private e sta gravando sugli ospedali pubblici. Questa è la vera tutela della salute degli italiani? Il risultato della Conferenza Stato-Regioni non fa altro che aumentare l’indebitamento delle strutture pubbliche, minacciando 350.000 posti di lavoro!" avverte l'Uap, l'Unione nazionale ambulatori, poliambulatori, enti e ospedali privati.

L'appello degli operatori: "Rimborsi Insostenibili!"

L'associazione mette in evidenza come i nuovi rimborsi siano al di fuori di ogni logica di mercato, compromettendo seriamente il Servizio Sanitario Nazionale. "Le tariffe, che il Ministero ha dichiarato siano calmierate, in realtà sono rimaste immutate per alcuni servizi mentre molte altre sono state tagliate drasticamente fino al 60%". In modo provocatorio, si rivolge al ministro Orazio Schillaci, chiedendogli se accetterebbe un compenso di soli 4 euro per ogni visita medica specialistica, quando il rimborso previsto si aggira tra i 17 e i 25 euro, senza considerare le responsabilità professionali a carico del medico.

Le conseguenze: un futuro incerto per i cittadini e i lavoratori

"È fondamentale che i cittadini italiani siano informati! Lo Stato sta imponendo tagli alle strutture sanitarie che andranno a compromettere la qualità dei servizi sanitari e a ritardare ulteriormente le liste d'attesa. Questo è un duro colpo al diritto alla salute, oltre a mettere a rischio migliaia di posti di lavoro" sottolinea l'Uap. Inoltre, l'associazione invita a una maggiore vigilanza da parte della popolazione riguardo a questo tema cruciale per la salute pubblica e l'occupazione nel settore sanitario. La situazione odierna chiede una mobilitazione collettiva: è tempo di agire! Con il futuro della sanità italiana in discussione, la lotta per difendere il settore privato e garantire un servizio di qualità è ora più che mai una priorità.