
La risposta dell'Unione Europea ai dazi americani: si prepara una guerra commerciale?
2025-04-07
Autore: Alessandra
I mercati azionari asiatici sono crollati, con il rosso che ha segnato l'apertura delle Borse a causa dei dazi imposti dagli Stati Uniti. La situazione del commercio globale non è affatto rosea: circa cinquanta nazioni hanno contattato la Casa Bianca per trovare una soluzione ai dazi, ma le risposte del Segretario al Tesoro Scott Bessent e del Segretario al Commercio Howard Lutnick sono sempre state di chiusura. Con l'amministrazione Trump non ci sono margini di trattativa, almeno nel breve termine. Questo ha spinto il resto del mondo a prepararsi a rispondere in modo adeguato.
Nei prossimi giorni, i Paesi dell'Unione Europea si uniranno per presentare un fronte coeso contro i dazi statunitensi. Già questa sera, la Commissione Europea dovrebbe pubblicare un elenco di beni americani soggetti a nuove tariffe doganali, in risposta in particolare ai dazi su acciaio, alluminio e automobili, che hanno già visto un incremento del venticinque per cento. Si stima che questi dazi riguardino circa settanta per cento delle esportazioni dell'Unione Europea verso gli Stati Uniti, per un valore complessivo di oltre cinquecentotrentadue miliardi di euro, secondo dati aggiornati al 2024.
Secondo fonti Reuters, l'Unione potrebbe mirare a beni come carne, cereali, vino, legname e abbigliamento provenienti dagli Stati Uniti, ma anche gomme da masticare, filo interdentale, diamanti e alcuni elettrodomestici, con una prima fase di contromisure che avrebbe un impatto su un massimo di ventotto miliardi di dollari di importazioni americane. Bruxelles si allineerebbe quindi a Paesi come Cina e Canada nella battaglia contro i dazi americani, avviando un'escalation che alimenta i timori di una guerra commerciale globale, con ripercussioni sull'aumento dei costi per miliardi di consumatori e sul rischio di recessione in tutto il mondo.
Negli ultimi tempi, un prodotto che ha attirato molta attenzione e ha intensificato le tensioni tra Stati Uniti e Unione Europea è il bourbon. La Commissione Europea ha imposto un dazio del cinquanta per cento, provocando la reazione di Trump che ha minacciato contro-tariffe del duecento per cento sulle bevande alcoliche europee, aumentando le preoccupazioni di un'escalation nella disputa commerciale.
Oggi, a Lussemburgo, si terrà il primo incontro politico dell'Unione Europea dopo l'annuncio di Trump sui nuovi dazi. I ministri del commercio dei ventisette Stati membri discuteranno dell'impatto approfondito delle nuove tariffe e cercheranno di formulare una strategia di risposta.
All'interno dell'Unione Europea, le opinioni su come affrontare questa situazione variano notevolmente. La Francia, ad esempio, sostiene che l'Unione dovrebbe elaborare un pacchetto di misure che vada oltre le sole tariffe, con il presidente francese Emmanuel Macron che ha già proposto una sospensione degli investimenti europei negli Stati Uniti fino a quando la situazione non si chiarirà.
D'altro canto, l'Irlanda, la cui economia è molto legata agli Stati Uniti, ha richiesto una risposta misurata, contrastando la posizione più radicale della Francia. L'Italia, rappresentata dalla premier Giorgia Meloni, si trova in una posizione delicata, tentando di mantenere un equilibrio tra le pressioni europee e gli interessi americani, considerando che è il terzo maggiore esportatore dell'Unione verso gli Stati Uniti. Gli sviluppi nei prossimi giorni potrebbero rivelarsi decisivi per la strategia commerciale dell'Europa e l'influenza che essa avrà nel contesto globale.