Finanze

La quotazione del BTp a 10 anni crolla: Cosa significa per i tuoi investimenti?

2025-03-09

Autore: Giulia

Il recente aumento dei rendimenti sui titoli di stato europei, in seguito al piano di riarmo annunciato dalla Commissione Europea, ha scatenato un forte 'sell-off' nel mercato obbligazionario dell'Unione. A differenza di quanto avvenuto in passato, questa volta anche la Germania è stata colpita, con i suoi Bund diventati epicentro di queste oscillazioni. Nonostante lo spread italiano sia sceso sotto i 100 punti base, la quotazione del BTp a 10 anni suggerisce che ci sia poco da festeggiare per il Tesoro Italiano.

Rendimento e cedola netta effettiva

Il BTp con scadenza al 1 agosto 2035 e una cedola del 3,65% (ISIN: IT0005631590) è stato emesso a gennaio durante la prima asta dell'anno. Ieri, sul mercato secondario, il suo prezzo è sceso a 97,45 centesimi. Solo una settimana fa, alla chiusura di febbraio, si trovava a 101,36 centesimi, evidenziando un calo del 3,9% in un breve periodo.

Per chi ha acquistato a prezzo più alto, questo è un colpo duro. Tuttavia, per coloro che entrano adesso, la situazione potrebbe risultare vantaggiosa. Alla fine di febbraio, il rendimento lordo era del 3,47%, ma già ieri pomeriggio era salito al 3,94%, segnando un incremento di quasi mezzo punto percentuale. Ora, un investitore che acquistasse il titolo oggi incasserebbe un 5% in più rispetto a una settimana fa. Anche la cedola netta effettiva è aumentata dal 3,15% al 3,28%, tenendo conto dell'imposta del 12,50% e della quotazione attuale del BTp a 10 anni.

Tuttavia, questo aumento della cedola è solo dello 0,13%, un valore che rappresenta meno di un terzo dell'incremento del rendimento. La risposta a questa situazione è chiara: la quotazione del BTp è crollata mentre il rendimento è esploso in pochi giorni. Ma i nuovi investitori beneficeranno della cedola solo per un terzo del tempo; i restanti due terzi del rendimento arriveranno solo alla scadenza, dato che il Tesoro rimborserà il titolo a 100, mentre sarà stato acquistato a meno di 97,50, producendo una plusvalenza.

Plusvalenza in vista se la quotazione del BTp risale

È importante notare che per ottenere questo guadagno in conto capitale bisognerà attendere più di dieci anni, a meno di vendere prima sul mercato a una quotazione simile o superiore a quella di settimane fa. Tuttavia, questa scelta comporta la perdita delle cedole maturate tra la data di vendita e quella di rimborso ufficiale del titolo. Quindi, ci si dovrà accontentare di una plusvalenza ridotta e dei pochi interessi guadagnati fino a quel momento. Con l'emissione del nuovo BTp decennale prevista nella seconda metà dell'anno, è probabile che la cedola possa rimanere più alta. Tuttavia, nei mercati finanziari anche pochi mesi possono sembrare un'eternità e i cambiamenti sono sempre dietro l'angolo. Resta quindi da vedere come evolverà la situazione e quali opportunità si presenteranno per gli investitori.