Chi sarà il prossimo umano a mettere piede sulla Luna e in quale lingua parlerà? La sfida tra Stati Uniti e Cina è tutt'altro che chiusa: gli USA, con il programma Artemis, sembrano avere l'iniziativa, ma non tutto è così semplice. La prima missione con equipaggio americana è ora programmata per il 2027, mentre i piani cinesi prevedono l'atterraggio dei loro astronauti entro il 2030. Tuttavia, l'agenzia spaziale americana sta affrontando ritardi significativi, mentre la Cina continua a progredire senza fermarsi.

Il Programma Artemis degli Stati Uniti

Lanciato nel 2017 da Donald Trump, il programma Artemis ha come obiettivo principale il ritorno dell'uomo sulla Luna e l'espansione della presenza umana nello spazio, a partire dalla costruzione della base spaziale Lunar Gateway. Sebbene inizialmente progettato per il 2024, il piano ha affrontato numerosi ostacoli, tra cui ritardi nella costruzione della Lunar Gateway e problemi nello sviluppo delle nuove tute spaziali. La prima missione, Artemis 1, è stata completata con successo nel 2022, ma i prossimi passaggi come Artemis 2 e Artemis 3 sono stati rinviati, con previsioni di ulteriore slittamento. Le sfide tecniche potrebbero compromettere la possibilità di un atterraggio entro il 2028.

I Pianificatori di Cambiamento

L'obiettivo finale del programma americano è di stabilire una presenza sostenibile sulla Luna, ma con i costi in forte aumento e i ritardi accumulati, il futuro della missione sembra più incerto che mai. Alcuni esperti avvertono che potremmo assistere a una corsa al rilascio della Luna, con scadenze sempre più irrealistiche per il programma Artemis.

Il Progetto Lunare Cinese: Chang'e

Dall'altro lato, la Cina ha lanciato il progetto Chang'e nel 2007, con un'accelerazione significativa a partire dal 2018. I successi recenti includono l'atterraggio di Chang'e 5 nel 2020 e Chang'e 6 nel 2021, che ha raccolto campioni dalla faccia nascosta della Luna. I piani futuri cinesi prevedono la missione Chang'e 7, che esplorerà il polo sud lunare e le risorse disponibili, seguita da Chang'e 8 nel 2028, simile a una missione con equipaggio.

Visioni a Lungo Termine

La Cina non mira solo a calpestare per prima il suolo lunare, ma punta a stabilire una base permanente in collaborazione con l'agenzia spaziale russa. Entro il 2035, dovremmo vedere il primo insediamento al polo sud lunare, con una rete di avamposti pianificati lungo l'equatore e sul lato opposto del satellite, il tutto coordinato da una stazione orbitante. Questo sforzo non è solo per esplorare e studiare la Luna, ma prepara il terreno per la futura esplorazione umana di Marte.

La Conclusione del Conflitto Spaziale

Mentre gli Stati Uniti sono concentrati sul ritorno sulla Luna, la determinazione della Cina di costituire una presenza sostenibile potrebbe cambiare la faccia della corsa spaziale. Nel caso in cui la NASA continui a procrastinare, la Cina potrebbe non solo arrivare prima sulla Luna, ma anche stabilire le basi per un passo verso Marte, innescando così una nuova era di esplorazione spaziale. Chi vincerà questa corsa? Solo il tempo potrà dirlo.