Giovedì scorso, le azioni delle aziende produttrici di vaccini hanno subito un pesante crollo a seguito della nomina di Robert F. Kennedy Jr., noto attivista no vax, come segretario alla Salute da parte del presidente eletto Donald Trump. In particolare, le azioni di Moderna hanno chiuso con un ribasso di oltre il 5%, mentre Novavax ha visto una discesa di oltre il 7%. Anche Pfizer ha risentito della notizia, con una perdita di oltre il 2%. BioNTech, la compagnia tedesca che ha collaborato con Pfizer per il vaccino contro il Covid-19, ha registrato una flessione di oltre il 6% alla fine della giornata. Infine, GSK, l'importante multinazionale britannica che produce vari vaccini, inclusi quelli antinfluenzali, ha chiuso in calo di circa il 2%.

Questa reazione del mercato sottolinea la crescente preoccupazione riguardo all’impatto che la nomina di un personaggio controverso come Kennedy potrebbe avere sulla politica sanitaria degli Stati Uniti. La sua posizione contraria ai vaccini ha già provocato dibattiti accesi e potrebbe influenzare la fiducia del pubblico nei programmi di vaccinazione. Con la pandemia di Covid-19 che era già un tema di forte polarizzazione, molti si chiedono quali saranno le conseguenze a lungo termine di questa nomina sull'industria farmaceutica e sulla sanità pubblica. Resta da vedere se questa volatilità del mercato porterà a ulteriori sviluppi o se l’industria riuscirà a riprendersi in un contesto così incerto.