Maia Sandu, presidente uscente della Moldavia e fervente sostenitrice dell'integrazione europea, ha ottenuto una vittoria decisiva al ballottaggio contro Alexandr Stoianoglo, ex procuratore generale sostenuto dal partito socialista filo-russo. Con oltre il 99% delle schede scrutinate, Sandu ha conquistato il 55% dei voti, superando Stoianoglo, che si è fermato al 45%. Questo successo le consente di iniziare un secondo mandato, rappresentando un chiaro segnale di continuità nella scelta di avvicinarsi all'Europa.

L'elezione ha visto una forte affluenza alle urne, con 1,68 milioni di votanti, corrispondenti al 54% degli aventi diritto. Il sostegno a Sandu è stato particolarmente evidente nella capitale, Chisinau, e nella comunità moldava all'estero, entrambi inclini a vedere nel sogno europeo una luce di speranza.

Dopo la vittoria, Sandu ha esclamato: "Moldavia, hai vinto! Insieme abbiamo dimostrato che ci sono valori in cui possiamo credere: libertà, verità e giustizia. Questo è un giorno che segnerà la nostra storia!".

In un clima geopolitico teso, la riconferma di Sandu è fondamentale. Si teme, infatti, che senza un forte orientamento verso l’Occidente, il Paese possa cadere sotto l'influenza della Russia, specialmente in un contesto regionale caratterizzato da tensioni e conflitti. La Moldavia, situata tra Romania e Ucraina, presenta una posizione strategica dal punto di vista europeo e della sicurezza.

La vittoria di Sandu è stata accompagnata dal sostegno di leader europei, come Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione europea, che ha espresso la sua gioia di continuare a lavorare per un futuro europeo più luminoso per la Moldavia. Anche il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha congratulato Sandu, sottolineando l'importanza di una 'Europa pacifica e unita' per garantire stabilità e prosperità.

Questa elezione rappresenta un momento cruciale per la Moldavia, un Paese che cerca di allontanarsi dall'influenza russa e abbracciare valori democratici e progressisti, puntando verso un'integrazione più profonda con l'Unione Europea. Con il supporto della comunità internazionale, questa nuova era potrebbe portare a riforme significative e a una crescita economica sostenuta nel prossimo futuro.