
La mini batteria nucleare entra in produzione: 50 anni senza ricarica
2025-04-02
Autore: Francesco
Un'innovazione rivoluzionaria segna una nuova era nel campo dell'energia: una batteria nucleare delle dimensioni di una moneta, capace di fornire energia per ben 50 anni senza necessità di ricarica né manutenzione, è stata recentemente avviata alla produzione di massa. L'azienda cinese Betavolt New Energy Technology ha sviluppato questa straordinaria batteria, denominata BV100, che utilizza un isotopo radioattivo di nichel, il nichel-63, che si trasforma in rame stabile durante il suo processo di decadimento.
La batteria BV100 non è solo una meraviglia tecnica ma rappresenta un balzo in avanti significativo nella competizione globale per la miniaturizzazione delle batterie nucleari, un settore in cui si confrontano aziende di diverse nazioni, tra cui Stati Uniti ed Europa. Betavolt si è già distinta in Cina, vincendo premi prestigiosi come quello dell'Innovation Competition 2023 organizzato dalla China National Nuclear Corporation, e ha registrato brevetti a livello nazionale, mentre prepara domande di brevettazione in ambito internazionale.
Presentata al pubblico lo scorso anno, la tecnologia del BV100 è in grado di convertire efficientemente l'energia dal decadimento radioattivo del nichel-63 in elettricità, sfruttando un nucleo del diametro di soli due micrometri racchiuso tra strati di semiconduttore di diamante. Sebbene la potenza iniziale sia di solo 100 microwatt a 3 volt, Betavolt sta lavorando per realizzare versioni più potenti, con una nuova batteria da un watt prevista per essere lanciata entro quest'anno.
La batteria BV100 offre vantaggi straordinari: la densità energetica è dieci volte superiore a quella delle batterie al litio, immagazzinando fino a 3.300 milliwatt ora per grammo. Inoltre, è in grado di operare in condizioni estreme, resistendo a temperature che variano da -60°C a +120°C, senza rischio di autoscarica o incendi. Un aspetto particolarmente innovativo è l'impatto ambientale quasi nullo, poiché il nucleo radioattivo decade nel tempo senza la necessità di complesse procedure di smaltimento.
Questa nuova tecnologia rappresenta una significativa evoluzione rispetto alle batterie nucleari tradizionali, che erano pesanti e costose, creando delle limitazioni nell'uso ai soli ambiti aerospaziali. La tecnologia betavoltaica, al contrario, genera elettricità in modo efficace e sicuro, con applicazioni potenziali che spaziano da sistemi aerospaziali a dispositivi medici, droni e robotica micro. Infatti, qualsiasi dispositivo che richiede un'alimentazione di lunga durata potrebbe trarre enormi benefici da queste batterie.
Zhang Wei, CEO di Betavolt, ha enfatizzato che l’azienda è l'unico produttore globale di materiali semiconduttori di diamante di grandi dimensioni, aprendo la strada ad applicazioni innovative anche nel campo dei supercondensatori e dei nanotubi di carbonio.
L'interesse globale attorno alle batterie nucleari è in costante crescita, con competitor come City Labs negli Stati Uniti e Kronos Advanced Technologies nel Regno Unito che stanno investendo nella tecnologia betavoltaica. City Labs, ad esempio, ha recentemente ricevuto finanziamenti per sviluppare batterie per dispositivi medici come pacemaker, utilizzando però un diverso isotopo radioattivo.
In un’epoca in cui l’innovazione tecnologica è fondamentale, la batteria BV100 potrebbe essere la chiave per liberare il potenziale di una nuova generazione di dispositivi completamente autonomi e sostenibili.