La Groenlandia: il paese con il tasso di suicidi più alto al mondo e le sue sfide
2025-01-21
Autore: Matteo
Negli ultimi tempi, la Groenlandia ha attirato l'attenzione dei media per i tentativi dell'ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di acquistare l'isola. Tuttavia, la Groenlandia è da tempo nota per un altro motivo più tragico: il suo tasso di suicidi è tra i più alti al mondo. Anche se i dati recenti mostrano un calo rispetto a un passato drammatico, la situazione rimane allarmante.
Dal 2015 al 2018, la Groenlandia ha registrato un tasso medio di suicidi di 81,3 ogni 100.000 abitanti, rispetto a una media globale di 9. Secondo gli ultimi dati del 2021, questo numero è sceso a 59,9, ma rimane comunque straziante. Da un confronto, in Italia un tasso simile corrisponderebbe a circa 35.000 suicidi all'anno.
Negli anni Ottanta, la situazione ha raggiunto livelli devastanti, con circa 120 suicidi ogni 100.000 abitanti. Quasi ogni groenlandese conosce qualcuno che ha perso la vita in questo modo, e il dolore di queste esperienze si riflette sulle dinamiche sociali.
La maggior parte delle vittime sono giovani uomini tra i 20 e i 24 anni, con un’incidenza particolarmente alta tra gli Inuit, che costituiscono l'88% della popolazione. Le cause dei suicidi sono complesse e comprendono fattori storici, sociali e ambientali. Sebbene si parli spesso del clima rigido e delle lunghe ore di buio in inverno, ricerche recenti suggeriscono che i suicidi sono più comuni durante il breve periodo estivo.
L'isolamento geografico è un fattore cruciale. Con solo 17 città e 55 centri minori, molte comunità sono difficili da raggiungere. Le infrastrutture stradali sono scarse e gli accessi a località remote sono spesso interrotti da condizioni meteorologiche avverse. Questa mancanza di accessibilità rende difficile per le persone in crisi ricevere supporto psicologico, già di per sé limitato.
La transizione socioculturale avvenuta alla fine del secolo scorso ha portato con sé un drammatico cambiamento nella vita degli Inuit. Dalla fine del colonialismo danese negli anni '70 e '80, molte persone hanno lasciato le loro comunità tradizionali per cercare opportunità nelle città, ma si sono trovate a fronteggiare problematiche di adattamento, isolamento e una crescente disconnessione dalla loro cultura.
Per affrontare questa crisi, il governo groenlandese ha recentemente lanciato un programma nazionale per la prevenzione dei suicidi. Questa iniziativa include supporto psicologico gratuito per studenti universitari e servizi di emergenza per chi ha tentato il suicidio. Inoltre, molti gruppi locali e organizzazioni non governative hanno intrapreso progetti volti a sensibilizzare l'opinione pubblica, come eventi sportivi e laboratori di documentazione, per dare voce ai giovani e alle loro esperienze.
Nonostante la gravità della situazione, speranze di cambiamento esistono. Con supporto e iniziative mirate, la Groenlandia sta cercando di costruire un futuro migliore per una generazione che affronta sfide senza precedenti.