Un sorriso che nasconde più di quanto si pensi: Wael Nawar, membro del comitato direttivo della "Flottiglia della Libertà" di Greta Thunberg per Gaza, è stato immortalato in una posa ambigua con Youssef Hamdan, un noto esponente di Hamas. Indossa anche una sciarpa con l'emblema dell'organizzazione, impegnata nella recente crisi che ha colpito Israele il 7 ottobre.

Le immagini, pubblicate dal Daily Mail, sollevano interrogativi inquietanti sull'integrità dell'operazione, che ha riscosso l'approvazione, e in alcuni casi il finanziamento, da parte della sinistra italiana. La cattura del video da parte della marina israeliana, che ha affrontato la "Flottiglia" ProGaza, offre un ulteriore sfondo alla controversia.

La foto risale a un incontro avvenuto a giugno in Algeria, dove Nawar si trovava con altri attivisti filo-palestinesi. Il Daily Mail lo descrive come il "portavoce" della Global Sumud Flotilla, un gruppo sotto accusa per i suoi legami sospetti. Ma le preoccupazioni non finiscono qui: altri due membri della stessa flotta sono stati recentemente associati a Hamas, avendo partecipato a incontri con Hamdan e persino al funerale di Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah.

Il sito della Global Sumud Flotilla presenta Nawar come un attivista politico di sinistra e sostenitore della giustizia. Ex prigioniero politico e segretario generale dell'Unione generale degli studenti tunisini, ha dedicato la sua vita alla causa palestinese. Tuttavia, la sua presenza accanto a figure carismatiche di Hamas getta una sombra sulla genuinità dei suoi intenti.

In un momento storico così delicato, le interazioni tra attivisti e gruppi estremisti spesso sollevano più domande che risposte, e questa polemica offre un'importante riflessione sulle reali motivazioni e alleanze che si nascondono dietro le operazioni umanitarie.