Tecnologia

La Finta Intelligenza Artificiale di Builder.AI: Scandalo e Fallimento di una Startup da 1,5 Miliardi

2025-06-05

Autore: Alessandra

Quando si parla di tecnologia, i temi legati a frodi e pratiche commerciali ambigue sono sempre sul tavolo. Eppure, ogni tanto, emerge una storia così incredibile da far rimanere a bocca aperta anche i più scettici. È il caso di Builder.AI, una startup decantata e supportata da nomi importanti come Microsoft, che ha toccato un valore di mercato di oltre 1,5 miliardi di dollari.

Tuttavia, l’azienda è stata travolta da uno scandaloso doppio inganno che l'ha costretta a presentare i conti in tribunale. Non solo il suo bilancio era una farsa costruita su irregolarità contabili gravi, ma ben più scioccante è che la sua intelligenza artificiale era un’illusione. In realtà, il lavoro veniva portato avanti da un esercito di 700 operatori in un call center indiano.

Con investitori del calibro di Microsoft, Qatar Investment Authority e SoftBank, Builder.AI aveva accumulato oltre 450 milioni di dollari. Il suo assistente virtuale, Natasha, prometteva di trasformare la creazione di software in qualcosa di semplice come ordinare una pizza, competendo con altre startup nel settore.

Ma a differenza di altre soluzioni come Claude e Cursor, Builder.AI non si basava su un’intelligenza artificiale reale. Un’inchiesta ha scoperto che la maggior parte del lavoro di sviluppo era eseguito manualmente, mentre l'azienda continuava a spacciarsi per un innovatore tecnologico automatizzato. Già nel 2019, il Wall Street Journal aveva manifestato dubbi sulla veridicità delle affermazioni della startup.

La situazione finanziaria era però altrettanto compromessa. Sotto la direzione del nuovo CEO Manpreet Ratia, nel 2025, sono emerse gravi discrepanze nei bilanci aziendali. Builder.AI aveva dichiarato ricavi per 220 milioni di dollari nel 2024, ma un audit indipendente ha svelato che le vere entrate si aggiravano attorno ai 50 milioni. Questo ha provocato il sequestro di 37 milioni di dollari da parte del creditore Viola Credit, riducendo drasticamente le risorse dell’azienda.

Le indagini hanno anche rivelato che Builder.AI potrebbe aver manipolato i dati finanziari attraverso pratiche di "round-tripping" insieme alla società indiana VerSe Innovation, gonfiando artificialmente i numeri e attirando investimenti senza spine. Fra il 2021 e il 2024, le due aziende avrebbero scambiato fatture di importo simile, senza che si verificassero vere transazioni.

In poche parole, questa è la quintessenza del detto "fake it till you make it"—è un gioco rischioso, e nel caso di Builder.AI, il gioco è finito. Dopo aver avviato le procedure di fallimento, la startup chiude un ciclo segnato da inganni e ambizioni eccessive.