Finanze

La Crisi dell'Auto In Italia: Mirafiori, Cassino, Melfi e Pomigliano in Difficoltà

2025-09-01

Autore: Matteo

Una Produzione Storicamente Bassa

Il panorama automobilistico italiano ha raggiunto un record preoccupante di produzione al minimo storico, con le fabbriche che riescono a rimanere operative solo grazie agli ammortizzatori sociali. Questo sistema di sostegno, che si avvale di fondi pubblici come la cassa integrazione, non rappresenta una soluzione sostenibile e fa rischiare all'Italia di diventare un mercato marginale, già in concorrenza con paesi come il Portogallo.

I Terribili Dati di Produzione

I primi sei mesi del 2025 mostrano un crollo significativo della produzione, con solo 123.905 vetture prodotte, un calo del 33,6% rispetto all'anno precedente. Con una stima annuale che prevede appena 250.000 auto, l'Italia non può più considerarsi una potenza nel settore automobilistico.

Confronti Internazionali Impietosi

L'Oica ha fornito numeri allarmanti: la Germania ha registrato oltre 4 milioni di auto nel 2024, seguita da Spagna e Repubblica Ceca. Paesi come Slovacchia e Romania, una volta considerati rivali minori, producono adesso centinaia di migliaia di vetture, mentre l'Italia è in netto declino.

L'Incertezza degli Stabilimenti

Le fabbriche italiane di Stellantis, tra cui Mirafiori, Cassino, Pomigliano e Melfi, affrontano situazioni particolarmente critiche. A Mirafiori, per esempio, il numero di lavoratori è stato ridotto drasticamente e la produzione delle Fiat 500 elettriche non è sufficiente a garantire la sostenibilità dell'impianto.

Prospettive Negli Stabilimenti di Stellantis

- **Mirafiori**: Questo storico stabilimento torinese ha visto la produzione scendere drammaticamente a 15.315 unità nel primo semestre del 2025. La speranza di rilancio è riposta nella nuova Fiat 500 ibrida, ma senza innovazioni significative, il futuro rimane incerto.

- **Cassino**: Qui l'impiego è sceso a 2.400 operai e la produzione di 10.500 vetture racconta di un futuro nebuloso, con ritardi per i nuovi modelli Alfa Romeo previsti.

- **Pomigliano**: Nonostante la Fiat Panda rappresenti il 54% della produzione nazionale, il calo generale non lascia presagire giorni migliori. Il contratto di solidarietà in deroga non garantisce una vera ripresa.

- **Melfi**: Una volta considerata un fiore all'occhiello, ora affronta problemi significativi. La produzione è crollata a 19.070 unità, e ben 500 esuberi sono previsti per quest’anno.

Una Crisi Sistemica da Affrontare

L'industria automobilistica italiana si trova a un bivio: continuare a contare su sussidi temporanei o investire in innovazione e sostenibilità. La transizione verso piattaforme moderne come le BEV è essenziale, ma le attuali difficoltà evidenziano quanto è fondamentale agire rapidamente per non perdere il treno della ripresa.