Finanze

La classifica degli uomini più ricchi del mondo nel 2024: Musk trionfa, Arnault soffre, Devasini sorprende

2024-12-29

Autore: Chiara

Nel 2024, la classifica Bloomberg degli uomini più ricchi del mondo ha visto una serie di cambiamenti drammatici, con fortune che salgono e scendono in modo vertiginoso. Indiscutibilmente, il grande vincitore dell'anno è Elon Musk, il cui patrimonio personale, grazie alle sue partecipazioni in Tesla e SpaceX, è raddoppiato, raggiungendo i 452 miliardi di dollari. Questo ammonta a più o meno il PIL di un paese come l'Austria. In parte, il suo successo è attribuibile al sostegno per Donald Trump e al suo ruolo, sebbene ambiguo, nell'amministrazione statunitense. I titoli Tesla, dal novembre 2023, hanno guadagnato un incredibile 80%.

In seconda posizione troviamo Jeff Bezos, fondatore di Amazon, che ha visto il suo patrimonio crescere di 66 miliardi, portandolo a un totale di 243 miliardi di dollari, ma è molto staccato da Musk. Mark Zuckerberg di Meta, il colosso che gestisce Facebook, Instagram e WhatsApp, segue con 212 miliardi (+84 miliardi nel 2024), mentre Larry Ellison di Oracle chiude il quartetto di testa con 190 miliardi (+67 miliardi).

La vera sorpresa, però, arriva al quinto posto: Bernard Arnault, il re del lusso con il suo impero LVMH, ha vissuto un anno disastroso, perdendo 30 miliardi, e ora detiene 178 miliardi. Questo cambiamento è emblematico delle difficoltà vissute dal settore del lusso, mentre il suo rivale Francois Pinault, a capo di Kering, scivola nella classifica, occupando la 90esima posizione con 22 miliardi, 14 in meno rispetto all'anno precedente.

La lista prosegue con una predominanza degli Stati Uniti: Larry Page di Alphabet (Google) è al sesto posto con 171 miliardi (+45 miliardi), seguito da Sergey Brin con 161 miliardi (+41 miliardi). Bill Gates è ancora tra i primi dieci, con un patrimonio di 161 miliardi (+20 miliardi). Completano il gruppo Steve Ballmer (149 miliardi) e Warren Buffett (143 miliardi). La famiglia Walton, legata a Walmart, ha patrimoni compresi tra 110 e 120 miliardi, con Alice Walton che si piazza come la prima donna in classifica al 15esimo posto.

Un'ulteriore nota interessante è la presenza di diversi volti italiani nel roster mondiale dei super-ricchi. Giovanni Ferrero, dell'omonimo gruppo dolciario, è il più ricco d'Italia, al 46esimo posto con 36 miliardi. Gianluigi Aponte, armatore di MSC, si posiziona al 71esimo con 27 miliardi. La famiglia Rocca appare al 153esimo posto con 15 miliardi, seguita da Piero Ferrari, figlio di Enzo, al 310esimo con 9 miliardi. Giancarlo Devasini, un nome emergente nel mondo delle criptovalute, entra in classifica al 346esimo posto con 8,2 miliardi, mentre Giorgio Armani, icona della moda, è al 362esimo con 8 miliardi (+1 miliardo dal 2023).

Queste statistiche affascinano, ma non possiamo dimenticare il tema cruciale delle tasse. Molti di questi plurimiliardari beneficiano di sistemi di "ottimizzazione fiscale" che permettono loro di occultare ricchezze o trasferirle in paradisi fiscali. Le ricchezze menzionate si compongono per lo più di partecipazioni azionarie, che, a meno che non vengano liquidate, non sono soggette a tassazione immediata. Si stima che esistano innumerevoli modi per accedere a questi fondi senza dover disinvestire, il che ha portato a proposte di legge per tassare gli "utili non realizzati". Insomma, l'ammontare di ricchezze che potrebbero contribuire al bene pubblico è immense, ma rimane imprigionato in un labirinto di scappatoie fiscali.