La Cina Punta In Alto: Due Fabbriche di Volkswagen nel Mirino!
2025-01-17
Autore: Giulia
Il 2024 si sta dimostrando un anno critico per l'industria automobilistica europea, con marchi come Volkswagen che affrontano sfide senza precedenti. L'assenza di domanda ha portato a chiusure e rallentamenti, con operai in protesta in diverse città europee.
In Italia, la storica FIAT ha dovuto fermare la produzione nello stabilimento di Mirafiori, mentre Volkswagen, anche se sempre forte, sta mostrando segni di vulnerabilità. Con alcune fabbriche a rischio chiusura, l'azienda tedesca ha dovuto faticare per raggiungere un accordo con i sindacati, cercando di mantenere attiva l'attività. Le vendite di auto elettriche, più costose rispetto ai veicoli a combustione, continuano a faticare a decollare, ostacolate dalla diffidenza dei consumatori.
Due fabbriche nel mirino cinese
In questo scenario critico, alcune aziende cinesi stanno registrando vendite in crescita e stanno espandendo le loro operazioni. Grazie a una manodopera meno costosa e a un vantaggio tecnologico acquisito lavorando sull’elettrico prima di molti competitor europei, i produttori cinesi si stanno facendo strada nel mercato. Secondo le fonti di Reuters, alcune aziende cinesi stanno mirando a due importanti fabbriche di Volkswagen, quelle di Dresda e Osnabrück. La fabbrica di Dresda fermerà la produzione del modello ID.3 nel 2025, mentre quella di Osnabrück è destinata a chiudere nel 2027.
Una mossa strategica
Se queste acquisizioni si concretizzeranno, rappresenterebbero un passo significativo per le aziende cinesi nel consolidare la loro presenza in Europa, un mercato chiave per l'industria automobilistica. Inoltre, la possibilità di rilevare stabilimenti in Germania permetterebbe ai cinesi di aggirare le tariffe imposte dall'Unione Europea sulle importazioni di veicoli.
Ma non è tutto oro quello che luccica. L'acquisizione da parte di investitori cinesi necessita, infatti, del via libera del governo tedesco, la cui posizione rimane incerta. Inoltre, ci sono questioni politiche da affrontare: le relazioni tra Pechino e Bruxelles sono tese, e la Cina potrebbe rimanere cauta riguardo a investimenti simili. Infine, i sindacati tedeschi, noti per la loro influenza, dovranno essere coinvolti nel processo. Stephan Soldanski, rappresentante sindacale di Osnabrück, ha già dichiarato che i lavoratori potrebbero essere aperti a collaborare con i partner cinesi di Volkswagen, ma le trattative richiederanno tempo e attenzione.
Con queste dinamiche in gioco, il futuro di Volkswagen in Germania e la strategia di espansione delle compagnie cinesi sono ancora da definire. Secondo gli analisti, questo potrebbe segnare un importante cambiamento nel panorama automobilistico europeo.