Finanze

La Borsa del 15 novembre: Europa in calo, Piazza Affari si stabilizza

2024-11-15

Autore: Chiara

Venerdì 15 novembre, i principali listini europei registrano una leggera flessione a metà giornata, in un contesto influenzato da importanti dati macroeconomici provenienti da Italia, Regno Unito e Germania.

Il Ftse Mib segna una diminuzione dello 0,1%, scendendo a 33.341,19 punti, con il Mid-Cap che perde lo 0,3%, assestandosi a 46.988,81, mentre lo Small-Cap cede lo 0,6% a 27.291,80. L'Italia Growth flette dello 0,2%, attestandosi a 7.781,91. In Europa, il FTSE 100 di Londra segna un lieve rialzo dello 0,1%, il CAC 40 di Parigi è in crescita frazionale, mentre il DAX 40 di Francoforte risulta in leggera perdita.

Dal fronte macroeconomico, i dati pubblicati da Istat indicano che a ottobre l'inflazione è salita allo 0,9%, evidenziando un contesto di stabilità congiunturale.

Le borse europee aprono in calo nell'ultima seduta della settimana, seguendo l'andamento contrastato delle piazze asiatiche: i mercati cinesi hanno chiuso in ribasso, mentre Tokyo ha registrato un modesto rialzo dello 0,28%. L’entusiasmo iniziale per l'elezione di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti sembra svanire, e gli investitori si concentrano ora sulle decisioni relative alla politica monetaria.

Nella giornata di ieri, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha sottolineato che la banca centrale americana non ha fretta di procedere con tagli ai tassi d'interesse. Nel contempo, gli occhi sono puntati sulla Banca Centrale Europea, con possibili indicazioni importanti attese dai dati economici della Commissione Europea.

Focus sull'inflazione: in Italia sono attese nuove rilevazioni, mentre in Francia si è registrato un aumento dello 0,3% su base mensile ed un 1,2% su base annua per ottobre.

Tra i titoli in evidenza nel Ftse Mib, Generali spicca con un significativo balzo, archiviando i primi nove mesi del 2024 con premi lordi in significativa crescita a 70,7 miliardi di euro, con un incremento del 4,77% a 27,04 euro. Telecom Italia, grazie ai buoni risultati trimestrali, cresce dello 0,55%, insieme a Banca Popolare di Sondrio che apre in positivo, con un incremento dello 0,47%.

Nel comparto degli arretramenti, Interpump Group guida i ribassi, cedendo il 5,23% a 41,70 euro, dopo aver rilasciato trimestrali deludenti. Stmicroelectronics segna una perdita del 2,11%, portando il titolo a 24,61 euro. Anche i titoli del settore petrolifero mostrano debolezza, influenzati dal calo dei prezzi del Brent (-1,53% a 71,50 dollari), con Eni (-0,40% a 13,95 euro), Tenaris (-0,29% a 17,40 euro) e Saipem (-0,60% a 2,303 euro) in negativo.

Sul listino milanese, l'attenzione rimane sui titoli del comparto petrolifero, in particolare su Eni, Tenaris e Saipem. È interessante notare che quest'ultima ha ottenuto un contratto Epci dal valore complessivo di 1,9 miliardi di dollari da TotalEnergies per lo sviluppo sottomarino del progetto GranMorgu.

Generali ha riportato numeri impressionanti per i primi nove mesi del 2024: premi lordi a 70,7 miliardi di euro (+18,1%), con i rami Vita (+23,3%) e Danni (+9,8%) a trainare la crescita. L'utile netto è aumentato del 5%, raggiungendo i 3 miliardi di euro.

Infine, Stellantis ha rassicurato il mercato sull'occupazione, affermando che non sono previsti licenziamenti collettivi né chiusure di stabilimenti nel Paese, un segnale positivo in un contesto economico incerto.