Scienza

La BepiColombo: le straordinarie foto di Mercurio da 295 km di altezza

2025-01-09

Autore: Sofia

Introduzione alla missione BepiColombo

La sonda BepiColombo, lanciata il 20 ottobre 2018, segna un traguardo storico come la prima missione europea verso Mercurio, grazie alla cooperazione tra l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) e l'Agenzia Spaziale Giapponese (JAXA). Il 8 gennaio ha completato con successo il suo sesto e ultimo sorvolo del pianeta, un’importante manovra di assistenza gravitazionale che prepara il terreno per l'ingresso in orbita previsto a fine 2026.

Immagini straordinarie di Mercurio

Durante questo sorvolo, la sonda è passata a soli 295 km dalla superficie di Mercurio, sorvolando il polo nord e ci ha regalato immagini straordinarie della regione polare, rivelando crateri misteriosi potenzialmente ghiacciati nelle aree sempre in ombra e le estese pianure settentrionali colpite dalla luce solare. Le fotocamere M-CAM hanno catturato dettagli affascinanti come i crateri Prokofiev, Kandinsky, Tolkien e Gordimer, tutti avvolti nell'oscurità nonostante la loro prossimità al Sole. Inoltre, la vasta pianura vulcanica Borealis Planitia, risalente a circa 3,7 miliardi di anni fa, è stata immortalata con straordinaria chiarezza.

Il bacino Caloris e le scoperte geologiche

Un altro obiettivo della missione era il bacino Caloris, il più grande cratere da impatto di Mercurio, che vanta un diametro di oltre 1.500 km. Questo spettacolare cratere offre uno sguardo sulle forze geologiche che hanno plasmato il pianeta.

Dichiarazioni degli scienziati

"La fase principale della missione inizierà tra due anni", ha dichiarato Geraint Jones, Project Scientist della missione, aggiungendo: "I sei sorvoli finora hanno già fornito informazioni preziose su questo pianeta poco esplorato". La vera e propria missione scientifica avrà inizio all'inizio del 2027 e durerà almeno un anno, con possibilità di estensione.

Componenti della missione BepiColombo

La missione BepiColombo è composta da tre elementi fondamentali: il Mercury Planetary Orbiter (MPO) dell'ESA, il Mercury Magnetospheric Orbiter (Mio) della JAXA, e il Mercury Transfer Module (MTM) europeo, che funge da trasporto per i due orbiter. Una volta raggiunta l'orbita di Mercurio, i due orbiter si separeranno e avvieranno le loro missioni scientifiche ciascuno nella propria orbita polare.

Importanza delle immagini nella comunità scientifica

Queste recenti immagini sono un'importante risorsa per la comunità scientifica e gli appassionati di esplorazione spaziale, poiché le fotocamere M-CAM erano installate sul modulo di trasferimento, rendendo questa la loro ultima opportunità di catturare immagini così ravvicinate di Mercurio. Tutte le immagini raccolte dalla BepiColombo saranno disponibili per la visualizzazione sul sito del Planetary Science Archive.

Obiettivi futuri e conclusione

Con la missione BepiColombo, gli scienziati sperano non solo di approfondire la conoscenza di Mercurio, ma anche di svelare i misteri dell'origine e dell'evoluzione del nostro sistema solare. Rimani sintonizzato per aggiornamenti incredibili su questa eccezionale avventura spaziale!