
Joseph Tsai (Alibaba) lancia l'allerta: rischio di bolla nei data center per l'AI
2025-03-25
Autore: Luca
Il presidente di Alibaba, Joseph Tsai, ha avvertito di un potenziale rischio di bolla nella costruzione di data center dedicati all'intelligenza artificiale. Durante un intervento all'Hsbc Global Investment Summit di Hong Kong, Tsai ha sottolineato come il ritmo di sviluppo di nuove infrastrutture possa superare la domanda effettiva nel settore dell'AI. «Comincio a vedere i segni di una bolla», ha dichiarato.
La corsa all'intelligenza artificiale
Secondo Tsai, la competizione tra i giganti tecnologici globali, fondi di private equity e altre entità nel settore della costruzione di server dedicati all'intelligenza artificiale in USA e Asia sta assumendo toni «indiscriminati». Molti di questi progetti stanno raccogliendo finanziamenti senza avere accordi di utilizzo già definiti, preoccupando Tsai. «Quando le persone iniziano a costruire data center senza una domanda garantita, è inquietante. Diverse entità stanno raccogliendo miliardi o milioni in capitale», ha specificato il leader di Alibaba.
Investimenti massicci
Solo quest'anno, colossi come Amazon, Alphabet (Google) e Meta hanno annunciato investimenti enormi, rispettivamente di 100 miliardi, 75 miliardi e fino a 65 miliardi di dollari per ampliare le loro infrastrutture di AI. A febbraio, la giapponese Softbank e OpenAI hanno presentato un piano da ben 500 miliardi di dollari per costruire più infrastrutture per l'AI negli Stati Uniti, nonostante le incertezze sui finanziamenti di tale progetto. Microsoft, d'altra parte, ha iniziato a cancellare alcuni contratti di locazione relativi ai data center AI, un segnale d'allerta secondo TD Cowen.
Tsai ha espresso la sua incredulità riguardo i numeri citati, parlando di investimenti che ammontano a centinaia di miliardi di dollari, senza una necessità concreta al momento. «Credo che si stia investendo prima di vedere la domanda attuale, solo sperando in un futuro aumento della stessa», ha aggiunto.
Crescita e sfide per i produttori di chip
Negli ultimi due anni, il boom dell'intelligenza artificiale ha significativamente avvantaggiato i produttori di chip come Nvidia e TSMC. Tuttavia, la situazione recente ha sollevato dubbi circa la saggezza di tali ingenti investimenti, soprattutto con la comparsa di DeepSeek, un'azienda cinese che ha rilasciato un modello di AI in grado di competere con i leader americani, utilizzando chip più vecchi e una frazione del budget. Anche Alibaba ha promesso di investire oltre 380 miliardi di yuan (52 miliardi di dollari) nei prossimi tre anni, mentre i data center fioriscono in paesi come India e Malesia.
In un contesto USA, l'ex presidente Donald Trump ha sostenuto il progetto Stargate, con un budget di investimenti pari a mezzo trilione di dollari. Si prevede un cambio di paradigma nell'AI, da un focus sull'addestramento dei modelli a uno sulla loro inferenza, ossia sulla generazione di nuovi output a partire da modelli già preparati, riducendo così le esigenze di elaborazione man mano che i modelli si perfezionano.
Il futuro dell'AI
Mentre possono popolare il mercato data center in tutto il mondo, la necessità di una pianificazione attenta e di investimenti strategici è più che mai cruciale, affinché il settore dell'intelligenza artificiale non si avvii verso una deleteria bolla finanziaria.