Jawlani: "Ammirazione per Papa Francesco, cristiani parte fondamentale della Siria"
2025-01-04
Autore: Alessandra
"Stiamo lavorando intensamente per riportare in patria chi ha dovuto lasciare la Siria", ha dichiarato Abu Mohammed al-Jawlani, leader siriano, durante un incontro con Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa. Questa affermazione è stata riportata dall'Osservatore Romano, evidenziando il desiderio di far ritornare i siriani espatriati, in particolare i cristiani, per far sì che possano vivere e praticare la loro fede nel proprio paese.
Al-Jawlani ha affermato: "Non vedo i cristiani siriani come una minoranza, ma come una parte integrante e fondamentale della storia e della cultura siriana. Ho avuto l'opportunità di vivere a lungo nel Governatorato di Idlib, dove ho potuto osservare l'impegno di leader religiosi come padre Hanna e padre Loai, che hanno sempre offerto aiuto a chiunque si rivolgesse a loro, senza distinzioni. Ho un enorme rispetto e ammirazione per Papa Francesco, un vero uomo di pace, e ho apprezzato i suoi appelli per la pace e il supporto ai popoli in difficoltà".
Il leader ha anche esaminato le sfide che la Siria ha affrontato negli ultimi anni. "Per molto tempo, il popolo siriano ha subito gli effetti di una corruzione dilagante e dell'assenza di servizi essenziali. La mancanza di una visione chiara per lo sviluppo ha portato a una crisi profonda", ha detto Al-Jawlani. Inoltre, ha denunciato che i dissidenti politici venivano spesso arrestati e in alcuni casi eliminati, descrivendo le prigioni come luoghi disumani.
Guardando al futuro, al-Jawlani ha ribadito il suo impegno per l'unità e la pace nel paese, sottolineando la speranza di una stabilità politica e sociale. "È un processo che richiederà tempo, ma sono fiducioso che saremo in grado di costruire un futuro migliore per la Siria, un futuro in cui ogni comunità, inclusi i cristiani, potrà prosperare e vivere in armonia", ha concluso.