Dopo la deludente uscita agli US Open, Jannik Sinner si rimette in gioco e annuncia: "Sì, sono pronto, mi sento vivo". Queste parole risuonano forti nel giorno del lancio della sua Fondazione, un progetto che ha a cuore e che desiderava avviare da tempo.

"Cambierò qualcosa per diventare un giocatore più forte e migliore di quello che sono", ha dichiarato Sinner, rincorrendo l’obbiettivo di riprendersi il primo posto nel ranking ATP, attualmente nelle mani di Alcaraz dopo la finale newyorkese.

"Ho in programma di volare a Pechino", ha continuato il tennista, "e ci sono ancora tanti tornei importanti in arrivo. Dopo lo US Open ho avuto bisogno di staccare un po' la spina, ma ora sono fisicamente pronto e carico per tornare a competere."

Sinner ha poi espresso il suo desiderio di brillare alle Finals di Torino: "Voglio dare il massimo in quel torneo e poi si vedrà. Sono super felice di tornare in campo, è lì che mi sento vivo e sicuro. Non vedo l’ora di iniziare!"

Nel lancio della sua Fondazione, il giovane talento ha condiviso che il tennis gli ha insegnato tantissimo: "Mi ha trasformato sia come persona che come atleta, cambiando in meglio la mia vita. Questa Fondazione rappresenta una parte fondamentale per me. Ho voluto crearla in modo serio e duraturo, con un team altamente competente, per intraprendere iniziative significative che possano lasciare un segno."

Sinner ha anche riflettuto sulla sua infanzia: "Sono cresciuto in una famiglia normale che mi ha sempre sostenuto. Sono fortunate coloro che hanno avuto la possibilità di accedere a sport e attività. Speriamo che i giovani possano percepire il nostro supporto e motivarli a perseguire i propri sogni".

"La mia volontà è restituire qualcosa ai ragazzi. Per molti, le spese per lo sport sono aumentate, rendendo difficile anche l'acquisto di attrezzature di base. Vogliamo iniziare a fare la differenza dalla mia terra, l'Alto Adige, e poi espandere il nostro aiuto il più possibile", ha concluso Sinner, carico di energia e determinazione.