Italia: disuguaglianze record e miliardi in fuga verso i paradisi fiscali
2025-01-04
Autore: Luca
Introduzione
MILANO – L'Italia è attualmente il quarto paese in Europa con la più alta disuguaglianza nella distribuzione dei redditi, subito dopo Bulgaria, Romania e Polonia. Questa è la drammatica conclusione di uno studio recente del World Inequality Lab. Lo studio rivela che il 10% più ricco della popolazione si appropria di ben il 37,1% del reddito nazionale, mentre il 50% più povero si deve accontentare di solo il 16,6% delle entrate totali.
Evasione fiscale e paradisi fiscali
Questa divaricazione economica è aggravata dallo spirito di evasione ed elusione fiscale che affligge da tempo il nostro paese. Secondo l'analisi della Cgia di Mestre, i principali paradisi fiscali al mondo – tra cui il Principato di Monaco, il Lussemburgo, il Liechtenstein e le Channel Islands – si trovano tutti in prossimità dei confini europei, attirando un numero crescente di contribuenti italiani, siano essi persone fisiche o società.
Trasferimento di residenza
In particolare, circa 8.000 italiani hanno trasferito la loro residenza a Montecarlo, attratti dalle tasse zero sul reddito e sugli immobili. Anche il Lussemburgo si sta rivelando un rifugio per i nostri connazionali, ospitando numerose banche italiane e una vasta gamma di fondi d'investimento, nonché molte multinazionali che operano in Italia.
Perdite fiscali
Si stima che, grazie a questa fuga dei super-ricchi verso l'estero, ogni anno il fisco italiano subisca perdite enormi, vale a dire circa 10 miliardi di euro. Per combattere queste pratiche, dal 2024 è stata introdotta una tassa minima globale. Tuttavia, secondo un rapporto del servizio Bilancio della Camera dei deputati, l'impatto di questa nuova tassa sarà sorprendentemente limitato. Nel 2025, il gettito atteso da questa misura sarà di soli 381,3 milioni di euro, con proiezioni che mostrano un incremento modesto nel corso degli anni successivi, per raggiungere i 432,5 milioni nel 2027 e sfiorare i 500 milioni entro il 2033.
Conclusioni
La situazione solleva interrogativi urgenti su come affrontare le disuguaglianze crescenti e come garantire che i redditi, provenienti da fonti nazionali, non vengano sistematicamente trasferiti all'estero. È indispensabile un'azione incisiva e coordinata a livello europeo per ridurre l'attrattiva dei paradisi fiscali e garantire una redistribuzione più equa della ricchezza nel nostro paese.