Finanze

Isteria a Wall Street: Riunione di Emergenza della Fed, Powell riuscirà a salvarci con un taglio dei tassi?

2025-04-07

Autore: Matteo

Un nuovo massacro si abbatte sull'azionario globale. Gli allarmi sull’effetto dei dazi imposti da Trump si susseguono incessanti.

Oggi, lunedì 7 aprile 2025, i mercati fanno i conti con un crollo senza precedenti. L'indice Ftse Mib di Piazza Affari chiude con una perdita del 5,18%, a 32.853,98. Anche Wall Street è in profondo rosso, con il Dow Jones che segna una caduta di oltre 450 punti (-1,19%), mentre il Nasdaq e l'S&P 500 perdono rispettivamente lo 0,42% e lo 0,71%.

In Europa, il Dax di Francoforte perde circa il 4% e il Cac di Parigi sigla una perdita di 4,67%. La situazione ha scatenato speculazioni furiose riguardo possibili tagli dei tassi da parte della Fed di Jerome Powell, prevista per oggi in riunione emergenziale. Le probabilità di un taglio dei tassi per la riunione del 6-7 maggio superano ora il 50%.

A seguito delle tensioni sui mercati, il dollaro si apprezza contro l'euro (con cambio a $1,0915) e lo yen (JPY 147,75). Anche le criptovalute soffrono: il Bitcoin è sceso sotto i $77.000 e mostra segni di debolezza, insieme a Ethereum e Dogecoin.

In questo caos, le borse italiane sono colpite in modo particolare. Il Ftse Mib, dopo aver perso più del 6%, riduce leggermente le perdite, assestandosi a -3,30%. Tuttavia, le banche italiane restano sotto forte pressione, con MPS e UniCredit tra i titoli più colpiti.

Il mercato del petrolio non è esente da terrificanti discesi, con il WTI che scivola sotto la soglia dei $60 al barile, segnando i minimi dal 2021 a causa del timore di recessione globale.

Le preoccupazioni di Wall Street sono ampliate dall'indice della paura, il VIX, che ha superato i 52 punti, ora visto come una chiara indicazione di mercato orso. L'analisi di Goldman Sachs stima che la probabilità di recessione negli Stati Uniti sia salita al 45%.

Con l’avvento di un possibile nuovo ciclo di politica monetaria più aggressivo da parte della Fed, ci si chiede: riuscirà Powell a salvarci dalla tempesta? I mercati sembrano suggerire che la risposta è un ‘no’, almeno per ora. Le vendite senza precedenti di ieri e le improvvise oscillazioni di oggi fanno da sfondo a una situazione già complessa, sottolineando la necessità di un intervento tempestivo.