Israele sotto attacco: sirene a Tel Aviv e Gerusalemme. Scoperto missile proveniente dallo Yemen. Fumata bianca sul cessate il fuoco a Gaza
2025-01-18
Autore: Giovanni
L'esercito israeliano (IDF) ha ufficialmente confermato l'inizio del cessate il fuoco a Gaza previsto per domani alle 08:30 ora locale. «L'IDF è pronto a far valere l'accordo per il rilascio degli ostaggi, approvato dai vertici politici», ha dichiarato un portavoce in un comunicato su Telegram. Questo accordo, che entrerà in vigore domenica 19 gennaio, prevede specifiche operazioni sul campo in conformità con i termini stabiliti.
Nel frattempo, un grave attacco a Teheran ha visto l'assassinio di due giudici, Ali Razini e Mohammad Moghiseh, colpiti a morte davanti alla Corte Suprema. Al momento, il governo iraniano sta indagando sull'assassinio, che ha sollevato preoccupazioni su una crescente violenza interna.
Dalla Striscia di Gaza, si segnalano tragiche vittime civili: cinque membri di una famiglia, tra cui tre bambini, sono stati uccisi in un bombardamento israeliano che ha colpito una tenda di sfollati ad Al-Qarara, vicino a Khan Yunis. Questi eventi testimoniano la precarietà della situazione umanitaria nella regione, con molte famiglie costrette a vivere in condizioni disperate.
Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar ha anche tuonato a favore della prudenza tra i palestinesi, chiedendo di seguire le istruzioni ufficiali. «È essenziale restare vigili e cauti in questo periodo critico» ha dichiarato Majed al-Ansari.
Israele aveva comunicato precedentemente un elenco di prigionieri palestinesi che saranno rilasciati in cambio di ostaggi israeliani, tra cui diverse donne e bambini. Tra i nomi spicca Zakaria Zubeidi, noto leader delle Brigate dei Martiri di Al-Aqsa, che ha attirato l'attenzione dopo la sua evasione nel 2021. Anche Khalida Jarar, un'importante figura politica del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, sarà rilasciata, sollevando interrogativi sulle future dinamiche politiche nella regione.
In un contesto di crescente tensione, le prime tre donne soldato israeliane ritenute ostaggi saranno liberate nella prima fase dell'accordo, segnalando un potenziale barlume di speranza nel caos attuale. Tuttavia, le notizie sul numero finale di ostaggi e prigionieri coinvolti restano incerte e in continuo aggiornamento, lasciando la popolazione in uno stato di ansia e attesa. La situazione rimane quindi altamente volatile, con tutte le parti coinvolte che seguono da vicino gli sviluppi.