Oggi, il conflitto tra Israele e Hamas continua a intensificarsi con notizie allarmanti dalla regione. Gli Houthi, milizie yemenite, hanno dichiarato di aver attaccato la portaerei americana USS Harry S. Truman nel Mar Rosso, in risposta ai raid aerei degli Stati Uniti sullo Yemen, secondo il portavoce Yahya Saree. L'operazione avrebbe incluso '18 missili balistici e da crociera e un drone', come riportato da al Jazeera.

Nella loro dichiarazione, gli Houthi hanno affermato che 'il nemico americano ha lanciato un'aggressione palese contro il nostro Paese con oltre 47 attacchi aerei'. Le forze armate yemenite hanno quindi promesso di continuare a imporre un blocco navale contro le navi israeliane finché gli aiuti umanitari non arriveranno a Gaza.

Nel frattempo, l'esercito israeliano ha condotto nuovi attacchi aerei su Gaza, uccidendo quattro palestinesi e portando il numero totale di vittime a 14 in sole 24 ore, secondo il ministero della Salute di Hamas. Un attacco ha colpito un raduno di persone a Juhor al-Dik, confermato da fonti palestinesi, causando ulteriore angoscia tra la popolazione già provata.

Un attacco a Beit Lahia ha visto la morte di almeno nove operatori umanitari, diventando così uno dei raid più letali da quando è stata instaurata la tregua a gennaio, secondo la CNN.

L'inviato di Donald Trump, Steve Witkoff, ha definito 'totalmente inaccettabile' la risposta di Hamas e ha avvertito che il tempo per una risoluzione si sta esaurendo. Negli ultimi giorni, Witkoff ha avanzato una proposta per la liberazione degli ostaggi a Gaza e l'avvio della seconda fase della tregua.

Le tensioni in Medio Oriente continuano ad aumentare e la comunità internazionale teme un'escalation del conflitto, con diversi attori regionali coinvolti. Mentre le strade di Gaza rimangono affollate da migliaia di sfollati, gli aiuti umanitari faticano ad arrivare, generando preoccupazioni sulla situazione umanitaria nella regione. La popolazione continua a chiedere pace e sicurezza in un contesto di incessanti violenze.