Israele - Hamas, le notizie di oggi in diretta: Arrestati due gendarmi francesi a Eleona e tensioni in Libano
2024-11-07
Autore: Chiara
La polizia israeliana ha arrestato due gendarmi francesi nel Santuario di Eleona a Gerusalemme, un luogo storico amministrato dalla Francia. Questo intervento, avvenuto in assenza di autorizzazione, è stato condannato dal ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot, che ha descritto la situazione come "inaccettabile". Barrot si trova in visita in Israele per discutere della sicurezza e degli ostaggi, avendo dichiarato che ci sono possibili soluzioni diplomatiche per liberare i cittadini francesi prigionieri.
Nel frattempo, la situazione in Libano continua a deteriorarsi. Recenti attacchi israeliani hanno ferito quattro caschi blu dell'ONU a Sidone, mentre gli aerei militari israeliani hanno preso di mira veicoli a Beirut e in altre aree popolate, creando ulteriore preoccupazione per le conseguenze umanitarie del conflitto. L'Alto Rappresentante europeo per gli Affari esteri, Josep Borrell, ha espresso preoccupazione per i bombardamenti in Libano, sottolineando che il rispetto del diritto internazionale umanitario è fondamentale.
Tornando a Gaza, l'IDF ha dichiarato di aver eliminato 50 militanti a Jabaliya, operando in stretto contatto con le forze sul campo. L'esercito israeliano ha anche introdotto operazioni nella città di Beit Lahiya, mentre la situazione umanitaria nel territorio continua a deteriorarsi, con molti civili costretti a evacuare.
In un'evoluzione significativa, il parlamento israeliano ha approvato una legge controversa che permetterebbe la deportazione delle famiglie degli attaccanti palestinesi, il che sta causando aspre critiche sia a livello nazionale che internazionale. Questo provvedimento, sostenuto dal Likud di Netanyahu, è visto come un'azione draconiana che mira a reprimere ulteriormente le tensioni.
Infine, con le crescenti preoccupazioni per un possibile allargamento del conflitto, i Pasdaran iraniani hanno minacciato una risposta diretta a Israele, promettendo azioni ritorsive in caso di attacchi futuri. La tensione nella regione è palpabile e le diplomazie internazionali si stanno muovendo per cercare di trovare un accordo che porti a un cessate il fuoco duraturo.