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Israele - Hamas: La Situazione Esplosiva a Gaza, Ultime Notizie del 21 Marzo

2025-03-21

Autore: Maria

La nuova offensiva israeliana nella Striscia di Gaza ha scatenato una risposta immediata da Hamas e dagli Houthi, che hanno attivato per la prima volta in due mesi le sirene d'allerta antiaerea a Tel Aviv e Gerusalemme. Il lancio di missili e razzi contro queste due città segna la fine definitiva di una già fragile tregua. L'Idf (Forze di Difesa Israeliane) ha lanciato una campagna militare che ha già provocato oltre 500 morti, tra cui almeno 190 bambini, come riportato dalla Protezione Civile di Gaza. Le operazioni militari israeliane sono state ampliate fino a Rafah, al confine sud della Striscia, alimentando ulteriormente la crisi umanitaria nella regione.

Il Ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha minacciato di annettere ulteriori territori della Striscia di Gaza agli Stati Uniti se Hamas non rilascerà gli ostaggi ancora in suo possesso. Katz ha affermato di aver dato ordine di catturare più aree e evacuare i civili palestinesi, esperendo una pressione senza precedenti. "Se l'organizzazione terroristica Hamas continuerà a rifiutarsi di rilasciare gli ostaggi, perderà sempre più territorio che sarà incorporato in Israele".

In un tentativo di affinare la strategia diplomatica, gli Stati Uniti, tramite l'inviato Steve Witkoff, hanno proposto un piano per estendere il cessate il fuoco fino ad aprile, durante il Ramadan e la Pasqua ebraica, al fine di permettere negoziati per una cessazione permanente delle ostilità. Tuttavia, la posizione di Hamas rimane incerta, poiché il gruppo sta ancora discutendo le proposte di Witkoff.

In Israele, i partiti di opposizione hanno presentato una petizione all'Alta Corte di Giustizia contro il licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, sostenendo che il suo allontanamento da parte di Netanyahu costituisce un conflitto di interessi. Bar, che si era trovato al centro delle indagini sul recente attacco di Hamas, ha difeso le sue azioni e ha promesso di affrontare le accuse legate agli interessi personali del primo ministro.

Intanto, il presidente egiziano, Abdelfattah al-Sisi, ha fatto sapere che Il Cairo è disposto a supportare un'evacuazione temporanea di circa mezzo milione di residenti di Gaza in attesa della ricostruzione. Questa proposta ha sollevato preoccupazioni in Giordania, mentre l'instabilità rimane una costante nella regione.

La situazione in Medio Oriente è precipitata rapidamente, e ci si chiede quanto tempo ancora ci vorrà prima che le tensioni esplodano ulteriormente. Rimanete aggiornati per ulteriori sviluppi cruciali.