Finanze

Irpef, taglio per ceto medio: vantaggi fino a 627 euro. Scopri chi ci guadagna e chi perde, con simulazioni e dettagli

2024-11-12

Autore: Marco

Oggi si apre un'importante discussione in merito alla manovra di Bilancio, con la presentazione degli emendamenti al governo. Al di là delle modifiche proposte da partiti sia di maggioranza che di opposizione, il focus principale sarà sulla riduzione delle tasse per dipendenti, pensionati e lavoratori autonomi, con particolare attenzione alla classe media.

Maurizio Leo, vice ministro all'Economia e responsabile del Fisco, ha ripetutamente sottolineato le intenzioni del governo di intervenire sul secondo scaglione dell'Irpef. Questa aliquota del 35% colpisce i redditi compresi tra 28.000 e 50.000 euro. Coloro che guadagnano oltre 51.000 euro rientrano nel terzo scaglione, soggetto a un'imposta del 43%. Il governo punta a ridurre il carico fiscale di due punti percentuali, portando l'aliquota al 33%, finanziando questa misura con i proventi del concordato preventivo biennale delle Partite Iva.

Il 'patto' con il Fisco è stato siglato da 522.000 autonomi entro la scadenza del 31 ottobre, generando per lo Stato un incasso di 1,3 miliardi di euro.

Inoltre, per mantenere i giovani neo assunti, il governo sta sviluppando un piano anti-fuga che prevede incentivi per le assunzioni, l'adozione del lavoro smart working e bonus per i dipendenti. Questo sforzo potrebbe rappresentare un'opportunità significativa per la crescita economica del paese e per la stabilizzazione del mercato del lavoro.

Previsioni stimano che i benefici fiscali potrebbero ammontare fino a 627 euro per i contribuenti della classe media, ma ci sono opinioni discordanti su chi realmente beneficerà di questo intervento e su come impatterà le finanze pubbliche a lungo termine. Un attento monitoraggio sarà necessario per valutare l'efficacia di queste politiche nel promuovere un'economia più equa e sostenibile.