
INPS Marzo 2025: Pagamenti Bloccati per Tutti i Beneficiari, Ecco Cosa Fare Subito
2025-03-13
Autore: Matteo
Negli ultimi giorni sono aumentate le segnalazioni riguardanti un messaggio allarmante relativo al blocco dei pagamenti INPS di marzo. Cosa sta realmente accadendo?
Grazie alla recente Manovra 2025, sono stati confermati vari bonus e agevolazioni fiscali destinati a milioni di italiani che necessitano di entrate aggiuntive per affrontare le spese quotidiane. L'INPS, l'ente governativo responsabile per la gestione e l'erogazione di queste misure assistenziali, ha già comunicato che ci saranno ritardi nei pagamenti.
Tradizionalmente, con l'inizio di ogni anno, l'INPS apporta delle modifiche alle direttive e agli importi erogati. Si verifica così una fase di assestamento che può causare ritardi nei processi di accettazione delle domande e nell'erogazione delle somme dovute. Nonostante ciò, le pensioni di anzianità vengono solitamente pagate in modo puntuale, mentre nuovi bonus o agevolazioni possono essere soggetti a ritardi.
Nei primi due mesi di quest'anno, l’assegnazione di alcuni fondi ha subito rallentamenti, soprattutto per colpa delle rivalutazioni annuali legate al costo della vita. In diversi casi, gli importi sono stati erogati senza l'adeguamento previsto o con un certo ritardo.
Chi ha maggiormente risentito di questi ritardi sono stati i beneficiari dell’Assegno Unico, un'importante misura a sostegno delle famiglie per coprire i costi di crescita, istruzione e cura dei figli. I problemi riscontrati sono stati principalmente dovuti a modifiche nella misura e alla necessità di aggiornare i dati dell'ISEE, fondamentale per definire a quale fascia di sostegno appartiene ogni nucleo familiare.
Recentemente, l'INPS ha avvisato che gli assegni mensili potrebbero continuare a giungere in ritardo fino a giugno. Questa comunicazione è stata emessa per rassicurare i beneficiari che non sono stati esclusi dai benefici e per evitare che inizino a fioccare richieste di chiarimento.
Ma perché ci sono questi ritardi? Alla base di quanto sta accadendo c'è un cambio nel sistema di pagamento. Infatti, "lo slittamento è legato ai tempi tecnici necessari per integrare i primi flussi nel nuovo sistema digitale per l'erogazione delle prestazioni non pensionistiche", ha dichiarato l’ente.
L'adozione da parte della Banca d'Italia del sistema Re.Tes potrebbe contribuire a migliorare la gestione dei pagamenti nel medio-lungo periodo, ma a breve termine può portare a ulteriori ritardi a causa di operazioni di trasferimento dati.
Inoltre, è importante segnalare che in queste ore sono giunti messaggi fraudolenti via sms, informando gli utenti di un presunto blocco dei pagamenti di marzo. Questi sms, che invitano a cliccare su un link per “verificare i dettagli del pagamento”, sono una tipica truffa di smishing. Chi riceve questo tipo di messaggio è avvertito di non cliccare sul link e di non fornire mai dati personali, per evitare di cadere nelle trappole dei malintenzionati.
Se siete preoccupati riguardo l’erogazione della vostra pensione, è consigliabile visitare direttamente il sito ufficiale dell'INPS. Accedendo all'“Area personale”, potrete verificare se siete ancora beneficiari del trattamento, controllare la presenza del cedolino e avere informazioni aggiornate sulle date e lo stato dei pagamenti. In questo spazio potete anche trovare comunicazioni ufficiali riguardanti eventuali ritardi e problematiche correlate.