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Inizio del processo a un ex soldato britannico per gli omicidi del 'Bloody Sunday' in Irlanda del Nord

2025-09-15

Autore: Giulia

Giustizia dopo 51 anni di attesa

In Irlanda del Nord, oggi ha preso avvio un processo storico contro un ex paracadutista britannico, noto come "Soldato F", accusato di aver assassinato due civili durante una manifestazione pacifica a Derry, avvenuta il 30 gennaio 1972, un evento drammaticamente soprannominato "Bloody Sunday" o "domenica di sangue". In quella tragica giornata, l'esercito britannico aprì il fuoco sulla folla, causando la morte di 14 persone innocenti e infliggendo gravi ferite a molte altre.

Le radici del conflitto

Il "Bloody Sunday" è uno degli episodi più gravi dei "Troubles", il conflitto atavico che ha tormentato l'Irlanda del Nord per decenni. Da un lato, i repubblicani, che desideravano un'unione con la Repubblica d'Irlanda, e dall'altro, gli unionisti, favorevoli al mantenimento del legame con il Regno Unito. Questi confronti hanno dato vita a un clima di violenza e tensione che ha segnato la storia dell'area, caratterizzata anche da manifestazioni pacifiche duramente represse.

Strade di giustizia incerte

I soldati coinvolti nel "Bloody Sunday" hanno sempre sostenuto di aver risposto al fuoco di presunti paramilitari repubblicani, ma non sono mai state presentate prove a sostegno di questa versione. Le indagini iniziali condotte dal governo britannico assolsero i militari da ogni responsabilità. Tuttavia, un'inchiesta avviata nel 2010 ha ritenuto le loro azioni "ingiustificate", provocando le scuse ufficiali del governo britannico.

Il caso di 'Soldato F'

"Soldato F" è il primo ex militare a essere portato in giudizio per la sua partecipazione ai tragici eventi di quel giorno. È accusato di aver ucciso James Wray e William McKinney e, in aggiunta, di cinque tentati omicidi. Purtroppo, non sono emerse prove sufficienti per procedere contro gli altri soldati coinvolti, lasciando molte domande senza risposta.

Un passo verso la verità

Questo processo rappresenta un momento cruciale per le vittime e le loro famiglie, che attendono giustizia e riconoscimento per gli atroci eventi che colpirono la loro comunità. Mentre il mondo osserva, la speranza è che si arrivi finalmente a una verità condivisa, un passo significativo verso la riconciliazione in una regione ancora segnata dal dolore.