Genova.

La Liguria si distingue come la seconda regione italiana per incidenza delle sindromi influenzali durante le festività natalizie, e le previsioni sono inquietanti. Secondo l'ultimo report della rete RespiVirNet, elaborato dal dipartimento di malattie infettive dell'Istituto Superiore di Sanità, la situazione attuale è allarmante. I pronto soccorso della regione sono presi d'assalto da centinaia di pazienti, molti dei quali presentano patologie respiratorie. Ma attenzione: il picco dell'epidemia è atteso per la prossima settimana!

Incidenza e previsioni.

Attualmente, la Liguria si trova in "zona arancione" con un'incidenza di 12,7 casi ogni mille persone, una cifra che si traduce in circa 20.000 abitanti a letto con influenza o sintomi simil-influenzali. Solo la Campania, con un’incidenza da "zona rossa" di 21,32 casi ogni mille, presenta dati più critici, ma anche qui la base statistica è notevolmente più bassa.

Parola all'epidemiologo.

L'epidemiologo Giancarlo Icardi, direttore dell’istituto di igiene dell’ospedale San Martino, avverte: "I dati indicano che l’incidenza potrebbe continuare a salire, ma comunque non raggiungerà i valori dell'anno scorso, quando si registravano 18-19 casi su mille. Quest’anno siamo in leggero anticipo rispetto al resto d’Italia e, tenendo conto di fattori come le festività natalizie e la riapertura delle scuole il 7 gennaio, ci aspettiamo un picco nella seconda settimana del 2025 con valori attorno ai 15-16 casi ogni mille abitanti."

Sorveglianza virologica.

La sorveglianza virologica ha rivelato che un tampone su quattro inviato dai medici sentinella è risultato positivo per influenza, segnalando una circolazione epidemica dei virus influenzali che ha soppiantato i virus simil-influenzali e il Covid. In particolare, il 20% dei casi è attribuibile al virus H3, il più comune, mentre il restante 5% è associato al tipo B, meno diffuso. Il bollettino evidenzia che l'influenza, insieme ai virus respiratori, rappresenta il 70% delle sindromi attuali.

Fasce d'età colpite.

Il monitoraggio dell'Iss mostra che la fascia d'età più colpita è quella dei bambini tra 0 e 4 anni, con 25,91 casi ogni mille. Gli adulti tra 15 e 64 anni seguono con 14,54 casi su mille, mentre i bambini tra 5 e 14 anni registrano 12,42 casi. Gli over 65, la categoria più vulnerabile, mostrano un'incidenza di 8,15 casi su mille.

Misure di prevenzione.

Per proteggere sé stessi e i propri cari, è fondamentale seguire le misure di prevenzione, come la vaccinazione antinfluenzale, che può ridurre significativamente il rischio di complicanze. Non abbassate la guardia: il picco è alle porte e la salute pubblica dipende dalla nostra responsabilità collettiva!