
Indagine Ue su Byd: sospetto di sussidi cinesi illeciti per lo stabilimento in Ungheria
2025-03-20
Autore: Giovanni
Il gigante cinese Byd, leader globale nella produzione di auto elettriche e ibride, è finito nel mirino dell'Unione Europea. Secondo quanto riportato dal Financial Times, Bruxelles sta conducendo un'indagine per verificare se la Cina abbia elargito sussidi inadeguati per la costruzione del suo primo stabilimento europeo di auto elettriche, attualmente in fase di realizzazione in Ungheria.
L'impianto dovrebbe iniziare le operazioni entro il prossimo autunno, mentre un secondo stabilimento è previsto in Turchia, con avvio previsto nel primo trimestre del 2026. Insieme, questi due impianti avranno una capacità produttiva di 500.000 vetture all'anno.
L'intenzione di Byd di guadagnare rapidamente quote di mercato nel continente europeo è evidente, considerando che l'anno scorso ha venduto meno di 3.000 auto in Germania, un mercato che potrebbe rappresentare una grande opportunità di crescita per loro. L'obiettivo ambizioso della compagnia è di conquistare il 10% del mercato delle auto elettriche entro il 2030.
Tuttavia, la velocità con cui Byd sta crescendo e investendo non esclude la possibilità di sviluppi inaspettati.
La Commissione Europea è attualmente nelle fasi preliminari di un'indagine riguardante i potenziali aiuti di Stato sleali di cui Byd potrebbe aver beneficiato. Se venisse accertato che l’azienda di Shenzhen ha ricevuto sovvenzioni inique — un'ipotesi plausibile considerando gli ingenti incentivi pubblici di cui hanno goduto le case automobilistiche cinesi — Byd potrebbe trovarsi costretta a vendere parte delle proprie attività, ridimensionare la propria capacità produttiva, o addirittura rimborsare le sovvenzioni con possibili sanzioni amministrative.
Il ministro ungherese per l’Europa, Janos Boka, ha commentato la situazione affermando che Budapest non è stata informata dell’indagine. Ha aggiunto che è risaputo come ogni grande investimento in Ungheria venga monitorato con attenzione dalla Commissione Europea, la quale è sempre vigile su qualsiasi decisione di aiuto di Stato.
Negli ultimi giorni sono emerse anche voci di un possibile nuovo stabilimento di Byd in Germania, dove già si trova la Gigafactory europea di Tesla, un competitor che sta affrontando sfide significative, compreso il calo del proprio valore azionario in seguito allo scandalo legato al suo CEO Elon Musk e la sua influenza politica.
Se questa nuova fabbrica venisse confermata, rappresenterebbe il terzo insediamento europeo di Byd, dopo quelli in Ungheria e Turchia. Tuttavia, Alfredo Altavilla, special advisor di Byd in Europa, ha recentemente dichiarato che tali indiscrezioni non devono essere prese in considerazione, definendole "completamente fuori logica".