Nazionale

In America e in Italia: il populismo di destra crea tensioni pericolose

2025-09-13

Autore: Giulia

In un clima di crescente tensione, le reazioni a un omicidio politico negli Stati Uniti hanno risuonato anche in Italia, mettendo in evidenza una connessione inquietante tra le due realtà. Charles James Kirk, noto come Charlie, è diventato il simbolo di una spirale di odio che sembra colpire entrambi i paesi, con l'emerito Donald Trump pronto a intervenire ai funerali del giovane attivista della destra americana.

La tragica morte di Kirk, colpito da un proiettile recuperato dopo una lunga caccia all'assassino, Tyler Robinson, ha sollevato un'ondata di indignazione. Questo evento non è solo una semplice notizia di cronaca, ma un chiaro segnale di come la politica possa degenerare in violenza, risputando nella società un clima di odio politico mai visto prima.

In Italia, questa ondata di livore si è manifestata in modo piuttosto grottesco. La premier Giorgia Meloni ha preso posizione, affermando "non ci faremo intimidire", in risposta ai fanatismi di alcuni che inneggiavano all'omicidio di Kirk. Queste parole sembrano innescare una cacofonia di reazioni, mentre in particolari ambienti politici, come nel caso di Luca Ciriani, si cerca di cavalcare l'onda emotiva dell'evento per attaccare gli avversari.

Ciriani ha citato una polemica con Italia Viva, utilizzando l'omicidio di Kirk per attaccare la sinistra, in un tentativo di distogliere l'attenzione da questioni più importanti. Sono toni di campagna elettorale che, invece di unire, alimentano un clima di divisione.

Il discorso si sposta anche verso la strumentalizzazione di simbologie come "Bella ciao" da parte di chi cerca di attribuire responsabilità a ideologie opposte. La destra italiana, mai del tutto riconciliata con la sua storia antifascista, potrebbe tentare di utilizzare l'evento come un'arma politica.

La preoccupazione cresce anche in vista delle prossime elezioni nelle Marche, dove la strategia del governo meloni sembra mirare a intensificare la divisione, richiamando un copione che risale a decenni passati. In questi frangenti, entra in gioco anche la sinistra radicale, alimentando un clima già pesante con attacchi e accuse.

In un altro contesto, si evidenzia come le tensioni all'interno del movimento pacifista stiano minando la sua credibilità: la recente espulsione di una giornalista da una nave della Flotilla a causa di divergenze politiche mostra un esempio di intolleranza che, paradossalmente, contribuisce alla crescita di estremismi da entrambi i lati.

La situazione attuale richiede una riflessione profonda su come le parole e le azioni possano influenzare la società. È fondamentale ricordare che in momenti di crisi, il dialogo e la comprensione reciproca devono prevalere su tattiche divisive e populiste.