Nazionale

Impagnatiello, chiesto l’ergastolo con 18 mesi di isolamento diurno: «Giulia Tramontano ha firmato la sua condanna a morte quando è rimasta incinta»

2024-11-11

Autore: Francesco

Nel processo a carico di Alberto Impagnatiello, accusato dell'omicidio della sua compagna Giulia Tramontano, il pubblico ministero ha richiesto la pena dell’ergastolo, accompagnata da un periodo di 18 mesi di isolamento diurno. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la grave decisione di Impagnatiello sarebbe stata influenzata dalla notizia della gravidanza della vittima, che lui stesso avrebbe considerato una condanna inaspettata.

"Giulia Tramontano ha firmato la sua condanna a morte quando ha rivelato di aspettare un bambino" ha dichiarato il PM durante l'udienza, sottolineando la premeditazione che caratterizzerebbe il delitto. L'udienza continua e si attende con ansia la testimonianza di amici e familiari di Giulia, che potrebbero fornire ulteriori dettagli sul contesto in cui si è sviluppata la tragedia.

Implicazioni sociali e reazioni in città: l'omicidio ha scosso la comunità locale, divisa tra chi chiede giustizia e chi è sconvolto dalla brutalità dell'accaduto. Le associazioni per i diritti delle donne lanciano un appello affinchè episodi di violenza come questo non si ripetano più. Sotto i riflettori, il tema della violenza di genere sta guadagnando sempre più attenzione, spingendo le autorità a prendere provvedimenti per la tutela delle donne in situazioni vulnerabili.