Il triste addio a Aldo Agroppi, ex calciatore del Torino

Il mondo del calcio è in lutto per la scomparsa di Aldo Agroppi, avvenuta all'età di 80 anni presso l'ospedale di Piombino, nella sua Livorno natale, dove era ricoverato da alcuni giorni. Nato il 14 aprile 1944, Agroppi è famoso per le sue quasi 300 presenze con la maglia del Torino, club di cui è stato un simbolo indiscusso. Il suo esordio in Serie A risale al 15 ottobre 1967, in un giorno segnato dalla tragica scomparsa di Gigi Meroni.

Prima di affermarsi come calciatore titolare, ha svolto diverse esperienze in prestito con Genoa, Ternana e Potenza, dove ha affilato le sue abilità.

"La mia vita in maglia granata è stata meravigliosa e non ho rimpianti per non aver giocato in grandi club", ha sempre affermato, dimostrando il suo attaccamento alla squadra torinese. La carriera, che si è conclusa nel 1977 con il Perugia, è stata costellata di successi, inclusi due trofei di Coppa Italia.

Durante il suo lungo periodo al Torino, ha contribuito alla rinascita della squadra dopo le tragiche vicende del Grande Torino e della tragedia di Superga.

Agroppi ha rappresentato anche la nazionale italiana, con cinque presenze, e ha fatto il debutto il 17 giugno 1972 in un'amichevole contro la Romania.

Dopo il ritiro dal calcio giocato, Agroppi ha intrapreso la carriera da allenatore, ottenendo una promozione in Serie A con il Pisa nel 1982. Ha poi allenato diverse squadre, tra cui Fiorentina e Perugia, ma anche in questa veste ha vissuto momenti difficili, come le controversie con gli ultras e problemi legati agli scandali calcistici.

In seguito ha lasciato le panchine per dedicarsi al commento calcistico, dove la sua schiettezza e il suo stile provocatorio hanno attirato l'attenzione del pubblico, con frequenti ospitate in programmi come Domenica Sportiva. Era noto per le sue opinioni forti, contrapposte alle visioni più convenzionali del calcio.

Il ricordo di Aldo Agroppi rimarrà nei cuori di tutti gli appassionati di calcio, che lo considerano non solo un grande atleta, ma anche un personaggio in grado di portare un'aria fresca e autentica nel mondo del calcio italiano.