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Il Rinasciemento del Programma Eurofighter: Intervista all'AD Giancarlo Mezzanatto

2024-12-19

Autore: Alessandra

Il programma Eurofighter TYPHOON sta vivendo un periodo di straordinario rinnovamento, promettendo un'evoluzione delle capacità che garantirà prestazioni eccellenti fino al 2060 e aprirà a importanti opportunità di export. Abbiamo parlato con Giancarlo Mezzanatto, l'Amministratore Delegato del Consorzio, il quale lascerà il suo incarico entro la fine dell'anno.

Dott. Mezzanatto, cosa si cela dietro a questo 'rinascimento' del programma Eurofighter TYPHOON?

Le motivazioni sono tre e molto solide. La prima è che l'Eurofighter ha dimostrato la sua efficacia operativa, con l'80% delle missioni delle flotte aeree dei Paesi partner svolte negli ultimi due anni dal TYPHOON. Questo include operazioni di difesa aerea sull'est della NATO e missioni in Medio Oriente, come la protezione del traffico navale nel Mar Rosso e la difesa contro attacchi missilistici da parte dell'Iran verso Israele. La seconda motivazione è un chiaro piano di sviluppo delle capacità, ben delineato e strategico. Infine, la terza è il significativo impatto economico che il programma avrà.

Questo è cruciale anche per il commercio...

Assolutamente. Posso confermare che la prospettiva di mercato prevede circa 150-200 nuovi velivoli.

E questo include nuovi ordini dai Paesi partner e opportunità di export?

Sì, esatto. Stiamo parlando di nuovi ordini da Paesi come la Spagna, con HALCON 2 (25 velivoli), l'ordine dell'Aeronautica Militare italiana (24 velivoli) e i famosi Tranche 5 tedeschi (20 velivoli) annunciati dal Cancelliere Scholz. A breve, sigleremo i contratti per HALCON 2 e per i nuovi TYPHOON italiani.

Può dirci di più sulle campagne di export in corso?

Siamo attivi in quattro Paesi: Qatar, Arabia Saudita, Turchia e Polonia, con un totale di circa 130 nuovi velivoli. In Qatar, Arabia Saudita e Turchia il partner principale è BAE Systems, mentre in Polonia è Leonardo.

Riguardo al contratto italiano in arrivo?

In questa fase non posso entrare nei dettagli, ma si tratta di un progetto cruciale per l'Aeronautica Militare, fondamentale per aggiornare la flotta e mantenere un ruolo di leadership nel programma. Inoltre, questo permetterà all'industria italiana di giocare un ruolo significativo nelle attività di Long Term Evolution (LTE) e garantire la prosecuzione della linea di assemblaggio nello stabilimento Leonardo di Caselle.

A che punto siamo con l'evoluzione del velivolo e le nuove capacità?

Siamo a un livello tale che oggi possiamo considerare l'Eurofighter TYPHOON non solo come un caccia da superiorità aerea, ma come uno dei migliori aerei swing role in Europa, grazie ai pacchetti di miglioramento sviluppati dal Consorzio nell'ambito di una Capability Roadmap fondamentale.

Attualmente è in corso di integrazione il software P3E?

Sì, che sarà completato nel 2026. Inoltre, abbiamo siglato un contratto per la fase di definizione della release P4E, che include l'integrazione dei radar CAPTOR-E Mk1 e Mk2, insieme al missile TAURUS, e altre modifiche agli apparati di guerra elettronica (EW).

Parlando di LTE, quali sono i prossimi passi?

La LTE, per ricordare, è strategica per rivoluzionare l'infrastruttura tecnologica del velivolo attraverso l'introduzione di nuovi calcolatori più potenti. A breve firmeremo un accordo che darà avvio alla fase di Technology Maturation, della durata di tre anni. Questo porterà il TYPHOON a diventare un ponte verso la sesta generazione di velivoli e il programma GCAP.

Infine, qual è l'impatto economico del programma Eurofighter?

Un recente studio indipendente di PWC ha evidenziato che nei prossimi dieci anni il programma può generare fino a 90,5 miliardi di euro di PIL e una media di 98.000 posti di lavoro nei quattro Paesi partner. In Italia, pari a circa 17 miliardi di euro e 20.000 posti di lavoro.

Lascerò il Consorzio Eurofighter a fine anno con prospettive eccellenti, sia per le opportunità commerciali che per lo sviluppo delle capacità operative dell'aereo, in un contesto di innovazione tecnologica vera e propria, rendendo l'Eurofighter la piattaforma ideale per i progetti della sesta generazione.