Il Monte dei Paschi di Siena si prepara a un futuro radioso: la fusione con Bpm e l'emergere del Terzo polo bancario
2024-11-15
Autore: Giovanni
L'acquisto del 15% di Rocca Salimbeni da parte del Tesoro segna un importante passo verso la creazione del Terzo polo bancario italiano, diversificando ulteriormente il panorama finanziario del paese. Gli azionisti radiati dalla frenata economica sono ora più che soddisfatti della direzione intrapresa dal governo.
Il posizionamento strategico di Monte dei Paschi di Siena (Mps) non è solo un piccolo tassello, ma un tentativo grosso e audace di ridisegnare gli equilibri finanziari nazionali. Con i principali attori coinvolti — Giuseppe Castagna della Banca Popolare di Milano, Francesco Gaetano Caltagirone e Francesco Milleri di Delfin — ci si interroga se questa alleanza possa costituire una nuova era per la governance bancaria italiana. Jp Morgan prevede che, entro un anno, potremmo vedere una definitiva chiarezza sul futuro di Rocca Salimbeni, ma il CEO di Mps, Luigi Lovaglio, sembra già esprimere la propria soddisfazione per aver portato a termine un aumento di capitale di 2,5 miliardi, garantendo così una solida base patrimoniale per il futuro dell'istituto.
Il polo bancario tricolore sta prendendo forma. Infatti, Banco BPM ha recentemente acquisito il 5% di Mps, facendo volare le azioni in Borsa con un incremento dell'11,6% in un solo giorno. Questa operazione era necessaria per tutelare l'investimento della società di fondi Anima, che a sua volta ha dichiarato di voler aumentare la propria partecipazione fino al 4% nel Monte dei Paschi. Ciò significa che Mps rappresenta già il 16% dei ricavi di Anima, un dato non trascurabile.
In aggiunta, il ritorno di Caltagirone nel capitale di Mps, con l’acquisto del 3,5%, è un segnale positivo che allontana le mire di Unipol, la quale avevano mostrato interesse per l'istituto in precedenza. Tale mossa strategica da parte di Caltagirone potrebbe anche facilitare la risoluzione di una controversia legale aperta lo scorso aprile. Nel frattempo, l’indagine in corso a Brescia che coinvolge Ignazio Visco, governatore di Bankitalia, continua senza sosta, portando ulteriori incertezze nel settore.
Con questi sviluppi in atto, il futuro del Monte dei Paschi di Siena e, di conseguenza, del sistema bancario italiano appare più complesso e intrigante che mai. La formazione di un Terzo polo bancario non è più solo una teoria, ma una possibilità concreta che potrebbe trasformare radicalmente il panorama finanziario italiano.