
Il mistero dei dazi di Trump: come una formula matematica ha sconvolto l'economia globale
2025-04-03
Autore: Francesco
Ultime notizie da Strasburgo – Il mondo è in fermento dopo l'annuncio di Donald Trump riguardo alle nuove tariffe sui prodotti europei, fissate al 20% a partire dal 9 aprile. Ma qual è l'origine di questa cifra? Durante una conferenza stampa nel Giardino delle Rose della Casa Bianca, il presidente ha rivelato un approccio innovativo, definito da lui stesso come "gentile", per calcolare i dazi.
L'immancabile domanda è: come arrivano a tali cifre i consiglieri di Trump? La risposta, svelata involontariamente da un viceportavoce dell'Amministrazione, è tutt'altro che chiara. Secondo quanto dichiarato, Trump ha scelto di considerare non solo le tariffe doganali, ma anche le cosiddette "tariffe non monetarie", come l'Iva che in Europa può superare il 20% e le barriere regolamentari relative ai beni e servizi.
Tuttavia, la vera sorpresa è emersa nei giorni successivi: le presunte barriere non monetarie non sono state mai calcolate in modo serio. In effetti, sembra che l'Amministrazione abbia semplicemente preso il deficit commerciale con ogni paese e l'abbia diviso per il valore totale delle esportazioni verso quegli stessi paesi, giungendo così alla cifra del 39% per l'Ue.
La scelta dei criteri di calcolo ha suscitato aspre critiche e preoccupazioni a livello globale, con esperti che avvertono che un approccio così semplicistico potrebbe avere ripercussioni disastrose sull'economia mondiale. Molti si chiedono se questa strategia economica non sia più un colpo di teatro che una politica commerciale ben studiata.
Mentre gli Stati Uniti e i loro alleati si preparano a fronteggiare una possibile guerra commerciale, le ripercussioni delle tariffe di Trump si faranno sentire ovunque; i produttori europei, inoltre, temono che queste misure potenzino ulteriormente le tensioni commerciali già esistenti. Resta da vedere che impatto avrà questa strategia sui mercati globali e sulle relazioni internazionali, ma una cosa è certa: il gioco dei dazi è appena iniziato e nessuno è al sicuro.