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Il lusso si reinventa: pagamenti in criptovalute, da Gucci a Balenciaga il tabù crolla!

2024-12-21

Autore: Sofia

Il settore del lusso sta attraversando un periodo difficile a causa del rallentamento dell’economia cinese. Tuttavia, i marchi più prestigiosi non si arrendono e, da alcuni anni, stanno introducendo la possibilità di pagamenti in criptovalute. Ferrari, ad esempio, ha aperto a questa opzione nel 2022, espandendo la possibilità anche in Europa dopo il successo riscontrato negli Stati Uniti. La casa automobilistica ha chiarito che al momento della transazione, convertirà immediatamente i ricavi in valuta fiat, per mitigare i rischi legati alla volatilità delle criptovalute.

Marchi come Gucci e Balenciaga, entrambi del gruppo Kering, così come tag-heuer e Burberry del gruppo LVMH, hanno seguito questa nuova tendenza. Nei flagship store Gucci negli Stati Uniti, i clienti possono utilizzare codici QR e il sistema 'scan-and-pay' nelle città di New York e Los Angeles.

Ma perché i brand di lusso aprono ai pagamenti in criptovalute? La risposta è semplice: attrarre una nuova generazione di clienti. I giovani, infatti, mostrano una maggiore propensione all'uso di Bitcoin ed Ethereum, desiderando esperienze di acquisto più innovative e orientate alla tecnologia. Inoltre, per i marchi, investire in beni di lusso può essere una strategia per garantire un valore durevole. Auto di lusso o orologi Tag-Heuer, ad esempio, tendono a mantenere o addirittura aumentare il loro valore nel tempo.

La necessità di proteggere il capitale da svalutazioni è particolarmente forte in aree come Sudamerica, Africa e Asia, dove l'adozione di criptovalute è in crescita. Consentire ai possessori di criptovalute di utilizzare i loro asset per acquistare beni di valore potrebbe rivelarsi una strategia vincente.

Ma ciò nonostante, i pagamenti in criptovalute restano ancora un fenomeno marginale nel settore del lusso. Anche se Bitcoin ha mostrato un aumento notevole, esistono delle riserve sull'uso reale delle criptovalute per effettuare pagamenti. Infatti, per molti, le criptovalute sono più un investimento speculativo che un vero e proprio mezzo di scambio. Anche nel caso di El Salvador, dove Bitcoin è stato dichiarato valuta legale, l'adozione nei pagamenti non ha decollato come previsto.

Le aziende sono riluttanti ad accettare criptovalute per paura che possano rapidamente perdere valore, una situazione che potrebbe mutare se si stabilisse una maggiore fiducia nella solidità di Bitcoin, in particolare se si rassicurassero i mercati. Con la giusta strategia e una gestione accorta, i pagamenti in criptovalute potrebbero segnare una nuova era per il lusso, creando un collegamento tra innovazione e tradizione.