Il James Webb Rivela l'Éco di una Supernova Primordiale: Un'Esplosione da Far Tremare l'Universo
2025-01-16
Autore: Maria
Il telescopio spaziale James Webb (JWST) continua a sorprendere con scoperte strabilianti che ampliano la nostra comprensione dell'universo. Di recente, l'avanzata lente infrarossa del JWST ha identificato una delle supernove più antiche e potenti mai osservate: un'esplosione cosmica che ha segnato la fine di una stella gigantesca, circa 20 volte più massiccia del Sole, avvenuta 11,4 miliardi di anni fa, quando l'universo era ancora una giovane nebulosa con soli 2 miliardi di anni di vita.
Questa supernova, chiamata AT 2023adsv, è stata scoperta all'interno del progetto JADES (JWST Advanced Deep Extragalactic Survey), un'iniziativa ambiziosa dedicata allo studio della formazione e dell'evoluzione delle prime galassie. La luce di questa esplosione colossale ha viaggiato per eoni prima di giungere ai sensori del JWST, offrendoci un viaggio nel tempo verso un'epoca in cui le stelle erano assai più diverse da quelle che conosciamo oggi.
Ciò che rende AT 2023adsv di particolare interesse è la sua incredibile potenza. L'energia sprigionata da questa supernova appare eccezionalmente elevata, persino superiore a quella delle supernove più potenti osservate nel nostro universo locale. Questo suggerisce che le caratteristiche delle esplosioni stellari potessero essere diverse nell'universo primordiale, forse a causa della composizione chimica delle stelle, che all'epoca erano significativamente più povere di elementi pesanti rispetto a quelle attuali.
"Le prime stelle erano eccezionalmente diverse dalle stelle che osserviamo oggi. Erano massicce, calde e generavano esplosioni realmente titaniche", ha affermato David Coulter, ricercatore presso lo Space Telescope Science Institute e membro del team JADES, durante la 245esima riunione dell'American Astronomical Society. "Non possiamo prevedere quante supernove il JWST scoprirà, ma con questa scoperta ci stiamo avvicinando all'origine di queste prime stelle e possiamo sperare di osservare le loro esplosioni".
Le supernove ricoprono un ruolo cruciale nell'evoluzione dell'universo. Quando una stella massiccia termina il suo combustibile nucleare, il suo nucleo collassa, causando un'esplosione catastrofica che espelle nello spazio gli strati esterni della stella, arricchendo il mezzo interstellare con elementi pesanti. Questi elementi, successivamente, daranno origine a nuove stelle e pianeti, in un ciclo perpetuo di vita e morte cosmica.
Nell'universo primordiale, le stelle erano costituite prevalentemente da idrogeno ed elio, i più semplici e leggeri degli elementi. Le prime stelle, conosciute come Popolazione III, erano enormi, con una vita breve, e le loro esplosioni hanno contribuito ad arricchire l'universo con elementi più pesanti. Questo processo ha portato alla formazione delle stelle di Popolazione II, più ricche di metalli, fino a giungere alle stelle di Popolazione I, come il nostro Sole, che contengono una concentrazione ancora maggiore di elementi pesanti.
Studiare supernove antiche come AT 2023adsv ci offre una comprensione più profonda delle prime fasi dell'evoluzione stellare e della creazione degli elementi chimici che compongono il nostro universo. Questa scoperta non solo illumina il passato lontano dell'universo, ma fornisce anche indizi preziosi su come le prime stelle abbiano influenzato la struttura attuale del cosmos.