
Il Furto di Cavi Rame: Il Lato Oscuro dell'Auto Elettrica in Italia
2025-08-29
Autore: Matteo
L'Invasione delle Auto Elettriche e il Fenomeno Criminale
Con l'espansione delle auto elettriche in Italia, un'altra realtà emerge in ombra: i ladri di cavi di rame stanno preparando il loro colpo. Questo fenomeno illecito, legato all'impennata del valore del rame a livello globale, causa danni ingenti a gestori e automobilisti.
Un Obiettivo Facile: Le Colonnine di Ricarica
Le colonnine di ricarica, cruciali per l’adozione dell’auto elettrica, sono nel mirino dei delinquenti, specialmente quelle a corrente continua. Questi punti di ricarica, capaci di fornire potenze che variano da 50 kW a 350 kW, contengono circa 7 kg di rame per cavo, un tesoro dal valore attuale di 8,5 euro al chilo.
Attacchi Crescienti a Roma
Nella zona sud-est di Roma, episodi di danneggiamento e furto si verificano con preoccupante frequenza: oltre 200 colonnine di ricarica rapida sono state temporaneamente disattivate. Questi attacchi sembrano orchestrati, dimostrando che la criminalità organizzata sta prendendo piede in questo business.
Rame: La Nuova 'Miniera d'Oro' per i Ladri
Negli ultimi anni, il valore del rame ha raggiunto livelli storici, superando i 10.000 dollari per tonnellata. Questa inflazione ha trasformato i cavi di ricarica in un vero e proprio grimaldello per i ladri, che li smontano e rivendono nel mercato nero. Un fenomeno non nuovo, che si accompagna a furti di catalizzatori ricchi di metalli preziosi.
Conseguenze Economiche e Sociali
Il danno per i gestori è duplice: devono affrontare costi significativi per la sostituzione dei cavi e subiscono anche un'impennata nella cattiva reputazione. Gli utenti, dal canto loro, si trovano spesso a dover affrontare lunghe attese per ricariche, aggiungendo frustrazione alla già fragile rete di ricarica di Roma, in continua espansione.
Un Problema che Richiede Soluzioni Immediati
La crescita di attività illegali legate all'auto elettrica non si può ignorare. È urgente implementare sistemi di sicurezza più robusti e sensibilizzare cittadini e istituzioni affinché l’evoluzione della mobilità sostenibile non si trasformi in un'opportunità per i malfattori.