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Il Fiocco Arcobaleno di Aronne: Scoppia la Polemica tra Ideologia e Tradizione

2025-08-27

Autore: Chiara

PADOVA – "Caro bambino, cara bambina, alla tua nascita non ti regalerò né il fiocco rosa né quello azzurro, ma un fiocco arcobaleno, perché ogni colore è speciale. La scelta sarà tua. Spero solo che tu non scelga mai il colore della paura o dell’intolleranza". Con queste parole, l'assessora alle politiche sociali Margherita Colonnello aveva annunciato la nascita di suo figlio Aronne. Il 14 agosto è arrivato il piccolo, e pochi giorni dopo, sulla porta del suo ufficio a Palazzo Moroni, sono comparsi fiocchi arcobaleno, un gesto simbolico che ha fatto sollevare un gran polverone.

Le Reazioni Contrastanti

Il gesto della Colonnello, da sempre sostenitrice dei diritti LGBTQIA+, ha attirato critiche feroci dal centrodestra. "Era davvero necessario?" si è chiesto Matteo Salvini. Dalla parte di Fratelli d'Italia, Elena Cappellini ha aggiunto: "Questo è l'ennesimo esempio di come la sinistra preferisca distruggere le certezze in nome di ideologie sbagliate. Il fiocco rosa e azzurro è una tradizione culturale, un simbolo di gioia condivisa. Stravolgerlo con l'arcobaleno è un tentativo di trasformare anche i momenti più belli in un palcoscenico ideologico".

Fino a Filippo Ascierto, che ha descritto la situazione come un "manicomio di mancanza di serietà", e Vincenzo Gottardo della Udc, che ha espresso i suoi auguri alla famiglia Colonnello, ma allo stesso tempo ha lamentato che "l'uso delle istituzioni da parte della sinistra per diffondere la propria ideologia su eventi naturali come la nascita è inaccettabile".

Un Simbolo che Divide e Unisce?

Molti cittadini si sentono esclusi da un gesto che, pur celebrando un evento così felice, viene interpretato come un atto politico. Gottardo ha sottolineato che chi, come lui, crede ancora nella tradizione dei colori per maschi e femmine, si sente non rappresentato. "La sinistra continua a strumentalizzare ogni occasione, perfino la nascita di un bambino, per la propria propaganda".

Aronne, goccia d’acqua in un mare di polemiche politiche, è diventato, senza volerlo, il simbolo di una divisione che attraversa l’Italia contemporanea.