Salute

Il farmacologo Garattini: «Se vuoi vivere più a lungo, stai lontano dai medicinali»

2025-03-21

Autore: Marco

Durante il Milan Longevity Summit, il farmacologo Silvio Garattini ha messo in evidenza l'importanza della prevenzione sanitaria come chiave per una vita più lunga e sana. In un discorso incisivo, ha dichiarato che il vero segreto per il benessere non è l'uso di farmaci, ma piuttosto adottare un approccio proattivo per evitare di doverli assumere. Le famose parole "meglio prevenire che curare" riassumono perfettamente la sua tesi.

Garattini ha sottolineato che molte malattie possono essere prevenute, ma purtroppo il sistema attuale tende a focalizzarsi più sulle cure che sulla prevenzione. Ha affermato: «Il nostro sistema sanitario spesso oscura il valore della prevenzione, che è l'unico strumento realmente efficace per ridurre le malattie, le ospedalizzazioni e il consumo di farmaci». Questo cambiamento di paradigma potrebbe anche contribuire a ridurre il carico sul Servizio sanitario nazionale, permettendo di allocare risorse in modo più efficace.

Criticando il sistema attuale, Garattini ha esposto come le aziende farmaceutiche enfatizzino le terapie anziché investire nella prevenzione, con il risultato di un mercato sempre più focalizzato sulle vendite. Uno dei problemi più gravi è l'uso improprio dei farmaci: spesso, medicinali studiati per adulti vengono prescritti inappropriatamente a bambini, anziani o donne, creando complicazioni e effetti collaterali non desiderati.

Garattini ha poi portato alla luce il preoccupante dato di 4,5 milioni di diabetici di tipo 2 in Italia, molti dei quali affrontano complicanze gravi come problemi visivi e cardiovascolari. Tuttavia, ha evidenziato che il 40% dei tumori è prevenibile con misure adeguate, il che rende ancora più urgente il bisogno di adottare pratiche di salute. Ogni anno, circa 180.000 persone muoiono a causa di malattie prevenibili, un numero che dovrebbe far riflettere.

Per affrontare questa crisi, Garattini ha proposto una vera e propria "rivoluzione culturale", partendo dall'istruzione. Ha suggerito l'introduzione di "un'ora di salute" nelle scuole, a partire dalla scuola materna, in cui esperti possano educare i bambini e le loro famiglie sui comportamenti salutari. Inoltre, ha proposto la creazione di una Scuola Superiore di Sanità per formare futuri leader nel settore sanitario.

Le buone abitudini che devono essere insegnate fin dalla giovane età includono: vaccinazioni e screening contro i tumori, l'astinenza da fumo, l'abuso di alcol e droghe, il mantenimento di una dieta equilibrata, l'attività fisica regolare, l'importanza di mantenere relazioni sociali e il sonno minimo di sette ore a notte. Adottando queste misure, non solo si può vivere più a lungo, ma si può migliorare significativamente la qualità della vita.