Il consigliere del Partito Democratico a Vercelli ha deciso di condividere un'esperienza personale che ha scosso molti: a soli 15 anni si è trovato in una situazione disperata, in bilico su un cornicione. Questo racconto non è solo una testimonianza di un momento critico, ma un urlo di allerta riguardo alla scarsa attenzione delle istituzioni verso il tema della salute mentale.

Il consigliere ha espresso la sua frustrazione per il silenzio e l'indifferenza che circondano i problemi della salute mentale, affermando che questo silenzio "uccide". Molti giovani, come lui, si sentono abbandonati e senza supporto in un momento cruciale della loro vita. La salute mentale è diventata un tema di crescente importanza, soprattutto dopo la pandemia, che ha accentuato le problematiche esistenti.

Recenti studi suggeriscono che il 30% dei giovani italiani ha manifestato sintomi di ansia o depressione, mentre i servizi sanitari continuano a lottare per fornire adeguata supporto. In questo contesto, è fondamentale che le istituzioni ascoltino e agiscano, creando programmi di supporto e prevenzione.

Il consigliere ha anche sottolineato l'importanza di campagne informative per sensibilizzare l'opinione pubblica su questi temi, in modo che nessun giovane si senta solo e vulnerabile. "Fermatevi a pensare – ha detto – a quanti ragazzi potrebbero evitare esperienze come la mia se solo ci fosse più attenzione e più risorse dedicate alla salute mentale".

Questo appello arriva in un momento delicato per l'Italia, dove sta emergendo una crisi di salute mentale tra le giovani generazioni. Il governo deve agire con urgenza, implementando politiche efficaci e finanziamenti per garantire che tutti i giovani ricevanno il supporto di cui hanno bisogno. Le parole del consigliere di Vercelli sono un richiamo a non ignorare il dolore silenzioso di molti, ma a fare della salute mentale una priorità assoluta.