"Il dono più grande: la vita, la salute e chi ce le protegge", la straordinaria testimonianza di Nicola Buri a Termoli
2024-12-25
Autore: Giulia
Introduzione
TERMOLI. Gli Spedali Civili affondano le loro radici nell' "Hospitale unum magnum et universale" istituito nel 1427, un luogo pensato per unire diverse forme di assistenza ai malati e agli indigenti, dando vita a una struttura che oggi si dedica all’assistenza sanitaria dei cittadini. Questo complesso è dotato di attrezzature moderne per il ricovero, la cura clinica e chirurgica, migliorando così la qualità della vita dei pazienti.
Riflessione di Nicola Buri
Nicola Buri, in una riflessione profonda sull'importanza della dignità nell’assistenza sanitaria, ci ricorda che nei momenti di crisi, le famiglie, gli amici e le persone care rivestono un ruolo cruciale. Allo stesso modo, per la salute, i valori umani come la solidarietà, l’ascolto e il rispetto diventano fondamentali. "Non possiamo permettere che il Dio Denaro prevalga sulle persone", avverte Buri. "Tutti noi, in momenti di difficoltà, abbiamo bisogno dello Spedale, dei medici e degli infermieri, nessuno escluso."
Il trattamento umano e empatico
Buri sottolinea la vulnerabilità che si prova diventando pazienti e la necessità di un trattamento umano e empatico da parte del personale medico. Ogni individuo, oltre a cercare una cura, desidera essere ascoltato e compreso. Il dolore non è solo fisico, ma anche emotivo, e la società nel suo complesso può svolgere un ruolo chiave nel fornire supporto morale e speranza a chi soffre.
Un invito all'azione
L’invito all’azione si estende anche alla politica, chiedendo un impegno reale per il benessere della collettività, sottolineando che ogni cittadino può diventare un “paziente” in qualsiasi momento. Buri esprime la sua gratitudine all’Ospedale San Timoteo di Termoli, ai medici e agli infermieri, in particolare ai reparti di Chirurgia e Oncologia, per la loro dedizione e disponibilità.
Conclusione
"In un mondo dove l'incertezza è all'ordine del giorno, conserviamoci l'un l'altro e abbracciamo le esperienze condivise," conclude Buri. "Auguro a tutti noi un Natale ricco di speranza e solidarietà, dove la magia può realmente trasformare le nostre vite in qualcosa di speciale." La testimonianza di Nicola Buri non è solo un omaggio al personale sanitario, ma un invito a riflettere sulla comunità e sui legami che ci uniscono.